Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/04643 SCAVONE - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:
il 10 aprile 2015 cedeva un pilone sulla A19 Palermo-Catania per una frana staccatasi dalla collina adiacente,...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-04643 presentata da ANTONIO SCAVONE
mercoledì 7 ottobre 2015, seduta n.519
SCAVONE - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:
il 10 aprile 2015 cedeva un pilone sulla A19 Palermo-Catania per una frana staccatasi dalla collina adiacente, provocando il crollo del viadotto "Himera" e di fatto tagliando in 2 i collegamenti siciliani;
il Ministro in indirizzo, nel corso di un sopralluogo nella zona interessata dal crollo, annunciò che ci sarebbero voluti 3 mesi per l'attivazione di una soluzione tampone e da 18 a 24 mesi per la demolizione e ricostruzione del ponte;
nel piano cronoprogramma degli interventi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, oltre alle misure di demolizione e ricostruzione, si legge: "Il tempo stimabile per la realizzazione di questo intervento è di giorni 130 di soli lavori. Ove si fosse proceduto alla pura e semplice demolizione di entrambe le carreggiate, evitando l'operazione di distacco, il tempo sarebbe stato notevolmente inferiore". Il costo complessivo degli interventi è stimabile in circa 9.330.000 euro complessivi (comprensivo di somme obbligatorie ed eventuali per i lavori, gli oneri di sicurezza, le spese tecniche e di progettazione eccetera);
in quanto ai tempi, il cronoprogramma prevede giorni 130 per la demolizione/decostruzione; giorni 80 per l'adeguamento della strada provinciale 24; giorni 90 per la realizzazione della rampa di innesto in autostrada. Il tutto a decorrere dal giorno di approvazione del piano-cronoprogramma, per un tempo complessivo stimabile, per concludere i lavori dei 3 interventi previsti ed effettuare i necessari collaudi, in giorni 195;
intanto, sempre nel mese di luglio 2015, grazie all'iniziativa di forze politiche locali, è stata aperta una bretella provvisoria, con forti limitazioni al traffico, con limite di velocità di 20 chilometri orari e l'inibizione alla circolazione ai mezzi pesanti, superiori alla 3 tonnellate e mezzo;
la Conferenza dei servizi del 13 luglio 2015, convocata allo scopo di acquisire tutte le autorizzazioni, pareri e nulla osta dei diversi soggetti istituzionali interessati alla realizzazione della bretella di collegamento provvisorio per il ripristino della viabilità, si era espressa positivamente, sia per la ricostruzione, che per il cronoprogramma che prevedeva l'avvio dei lavori entro il 10 agosto;
considerato che:
in data 2 ottobre si è registrato un primo scivolamento della collina che sovrasta l'autostrada A18 Messina-Catania all'altezza di Letojanni;
il 5 ottobre la situazione si è aggravata e una vera e propria frana ha interrotto l'autostrada A18 Messina-Catania, all'altezza di Letojanni, tagliando di fatto la Sicilia in 3 parti;
il traffico pesante è stato trasferito sulla strada statale 114, dove è presente un angusto sottopasso che rende arduo il passaggio dei mezzi pesanti;
lo stesso Ministro delle infrastrutture si sarebbe più volte dichiarato "per niente soddisfatto della gestione delle autostrade in Sicilia";
infatti la Regione Siciliana e il suo presidente, Rosario Crocetta, si sono distinti a parere dell'interrogante proprio per la gestione disastrosa delle autostrade siciliane A18 e A19, con totale indifferenza per la loro manutenzione e la sicurezza, tant'è che, nonostante questi gravi fatti, i vertici del CAS (Consorzio per le autostrade siciliane) e della Protezione civile non sono stati ancora rimossi;
sempre il presidente della Regione ha dimostrato insufficiente impegno nel fronteggiare calamità di questa portata, oltre all'insipienza conclamata riguardo sia alla pianificazione degli interventi, sia alla spesa dei fondi comunitari, volti a fronteggiare il dissesto idrogeologico;
le pesanti e giustificate polemiche tra il Ministro in indirizzo ed il presidente della Regione Siciliana di fatto non hanno portato alle soluzioni auspicate;
intervenendo in un convegno presso il Senato, il Ministro in indirizzo ha citato la disastrosa situazione siciliana, sia in fatto di infrastrutture, che di dissesto idrogeologico, citando la cura del territorio, la manutenzione e la sicurezza delle autostrade, quali precisi doveri ineludibili dell'amministrazione,
si chiede di conoscere:
quali siano gli interventi che il Ministro in indirizzo abbia posto in essere e quali iniziative intenda intraprendere per affrontare in maniera definitiva i problemi creati dalla frana del 5 ottobre sull'autostrada Catania Messina;
quali siano gli interventi urgenti che intenda attuare e in quali tempi, per garantire la corretta viabilità sulle strade siciliane, a partire proprio dall'implementazione delle previsioni di cui alla nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2015, all'esame del Parlamento.
(4-04643)