• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06652 nell'anno 2004, con le delibere della giunta comunale n. 586/2004 e n. 626/2004, e le deliberazioni del consiglio comunale n. 47/2004 e n. 139/2004, il comune di Latina ha approvato il progetto...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06652presentato daIANNUZZI Cristiantesto diMercoledì 14 ottobre 2015, seduta n. 502

CRISTIAN IANNUZZI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
nell'anno 2004, con le delibere della giunta comunale n. 586/2004 e n. 626/2004, e le deliberazioni del consiglio comunale n. 47/2004 e n. 139/2004, il comune di Latina ha approvato il progetto relativo all'opera denominata «Metropolitana leggera di superficie» finalizzata al collegamento dello scalo ferroviario del comune di Latina con il centro ed i quartieri periferici della città, da realizzare e finanziare in regime di project financing;
il CIPE, con delibere del 18 marzo 2005 e del 27 maggio 2005, ha disposto lo stanziamento di 81,425 milioni di euro, pari al 60 per cento del costo totale per la realizzazione dell'opera;
in seguito il comune di Latina ha pubblicato un avviso per la ricerca del soggetto promotore della procedura di project financing, attraverso la quale realizzare il finanziamento dell'opera. Ad esito di tale procedura il progetto veniva affidato al raggruppamento di imprese denominato «Metrolatina s.p.a.», a mezzo di convenzione sottoscritta in data 24 settembre 2007;
in base a tale convenzione il gestore privato ha assunto l'impegno di fornire il 40 per cento del capitale necessario al finanziamento dell'opera, ottenendo in cambio la possibilità di gestire la stessa per la durata di 30 anni. Ti costo dell'opera è stato stabilito in euro 139.612.390,00, di cui:
a) euro 81.425.000,00 quale finanziamento pubblico statale, derivante dal contributo in conto capitale concesso dal Cipe con le delibere anzidette, a valere sulle risorse della legge n. 211 del 1992;
b) euro 2.342.000,00 a carico dell'amministrazione comunale;
c) euro 55.845.390,00 a carico di Metrolatina spa;
è stato inoltre previsto un ulteriore contributo a carico della regione Lazio per la gestione della tramvia, in relazione ai chilometri per vetture prodotti nella misura ipotizzata di euro 7,50/chilometri per vettura;
con nota del 24 aprile 2012, la direzione generale per il trasporto pubblico locale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nella preoccupazione che i lavori di realizzazione delle infrastrutture necessarie per la circolazione delle vetture non potessero essere ultimati in concomitanza con la fornitura dei veicoli, ha disposto la sospensione dell'erogazione del finanziamento statale, paventando di sottoporre la questione alla commissione di alta vigilanza, ex decreto ministeriale 37-T del 13 aprile 1995, per le conseguenti valutazioni da sottoporre al CIPE;
il progetto prevede un contributo regionale pari od euro 7,50/chilometri per vettura, mentre attualmente la regione Lazio stanzia un contributo al comune di Latina a copertura dei costi del trasporto pubblico locale pari ad euro 1,89/chilometri per vettura. In caso di mancato versamento del contributo regionale, in base agli articoli 25, 26 e 27 della Convenzione, sarebbe il comune di Latina a farsi carico della differenza, con inevitabili ripercussioni sulla situazione finanziaria del suo bilancio, già ampiamente deficitaria;
qualora il contributo regionale dovesse attestarsi sui livelli di questi anni, il comune di Latina dovrebbe sobbarcarsi un esborso annuo di circa 5,5 milioni di euro, che, moltiplicato per la durata della concessione (30 anni), determinerebbe un importo complessivo stimabile tra i 150 e i 200 milioni di euro;
ad eccezione di una generica delibera del luglio 2012 in cui la regione Lazio dichiara il proprio interesse alla realizzazione e gestione della metropolitana di Latina, sostenendone la realizzazione anche attraverso l'azienda regionale COTRAL s.p.a., non risulta l'esistenza di alcun atto ufficiale in cui la regione Lazio si assuma l'impegno di finanziare l'opera nella misura stabilita dalla convenzione stipulata tra il comune di Latina e Metrolatina spa;
da fonti stampa, il 7 gennaio 2015, si apprende che la procura di Latina ha deciso di fare luce su questo progetto di trasporto pubblico finanziato con 80 milioni di euro dal Governo, chiedendo alla guardia di finanza di acquisire gli atti relativi al progetto direttamente dagli uffici comunali. La procura procederà a far chiarezza su una infrastruttura «fantasma» del valore di 139 milioni di euro che rischia di diventare un fallimento per il capoluogo e motivo di dissesto finanziario. In particolare, dopo 7 anni i cantieri devono ancora aprire ed il comune rischia di dover pagare i danni visto che la società aggiudicataria del progetto ha chiesto 30 milioni di euro per il mancato avvio dei lavori. Tra i punti da chiarire anche la realizzazione dei convogli, iniziati a costruire prima ancora che fosse approvato il progetto definitivo, la partecipazione della regione e la possibile revoca del finanziamento da parte del Cipe;
il 26 gennaio 2015 ha avuto luogo in regione un incontro richiesto dal, sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, con l'assessore regionale ai trasporti Michele Civita a cui hanno preso parte anche l'ingegner Lorenzo Le Donne – RUP del progetto e Carlo Cecconi – direttore servizi ferroviari della regione Lazio. In tale sede è stata concordata l'esigenza di istituire un tavolo tecnico – condizione necessaria per decidere se sia realizzabile l'opera – con l'obiettivo di verificare la sostenibilità e la fattibilità della metro leggera;
il Tg5, in data 15 settembre 2015, ha mandato in onda un lungo servizio sulla metropolitana leggera di Latina, ricostruendo la vicenda, dall'acquisto di 7 vagoni ora abbandonati in un deposito francese al reperimento dei fondi, fino alle difficoltà che hanno bloccato il progetto. Viene ricordato anche che la società che avrebbe dovuto eseguire i lavori ha fatto causa al comune proprio perché i lavori stessi non sono mai partiti;
dal «Latina quotidiano» del 6 ottobre 2015, si apprende che il Comitato Metro Bugia, ritenendo che il danno erariale a carico del comune di Latina sia riscontrabile e di ampie proporzioni si è rivolto ancora alla Corte dei conti, dopo le segnalazioni di marzo 2009 e di dicembre 2010, fornendo una serie di altri documenti relativi alla metro leggera di Latina mai realizzata che dimostrano che l'opera non sia sostenibile dal punto di vista economico gestionale e che, in fase di progettazione, non sia stato preso in considerazione il limitato contributo chilometrico della regione Lazio che al momento eroga euro 1,89 al chilometro mentre per la metro avrebbe dovuto contribuire per euro 7,5 al chilometro;
ad oggi, nonostante l'inizio dei lavori fosse previsto per dicembre 2007 e sia già stato versato dallo Stato un acconto di euro 3.767.816,25, l'opera non è ancora stata avviata, e il contributo è stato utilizzato principalmente per le spese di progettazione e la realizzazione delle vetture che, nel frattempo, è presumibile che si siano già deteriorate;
mentre non è stato ancora realizzato il primo tratto della tranvia, la situazione di stallo persiste ed il comune di Latina tuttora non decreta se sia il caso di affondare definitivamente il progetto, pagando pesanti penali per la risoluzione del contratto, oppure se proseguire nello stesso, realizzando un'opera che potrebbe costare al comune quasi 200 milioni di euro nell'arco di 30 anni –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra esposti;
se e quali iniziative si intendano adottare affinché la realizzazione di un'opera in forte ritardo, eccessivamente costosa e con un forte impatto ambientale per il territorio, possa essere davvero utile per i cittadini, economicamente sostenibile ed in grado di restituire un concreto progetto di mobilità a Latina;
se si abbia l'intenzione di sottopone la questione alla Commissione di alta vigilanza, ex decreto ministeriale 37-T del 13 aprile 1995, per le conseguenti valutazioni da sottoporre al CIPE in un'ottica di possibile definanziamento dell'opera.
(5-06652)