• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.7/00188 ricordato che, sin dal 1975, le Istituzioni europee si sono avvalse dell'apporto di agenzie, al fine di: assicurare l'indipendenza ed evitare conflitti di interesse rispetto ai legislatori o...



Atto Senato

Risoluzione in Commissione 7-00188 presentata da EMILIO FLORIS
mercoledì 14 ottobre 2015, seduta n.143

La Commissione, esaminato l'atto comunitario in titolo,
ricordato che, sin dal 1975, le Istituzioni europee si sono avvalse dell'apporto di agenzie, al fine di: assicurare l'indipendenza ed evitare conflitti di interesse rispetto ai legislatori o decisori; eseguire compiti di natura intergovernativa; eseguire compiti in un contesto di dialogo con le parti sociali o stakeholders; sviluppare una specifica capacità o expertise. Le agenzie si suddividono in due principali categorie: "agenzie di regolazione" (anche dette "agenzie decentrate") che agiscono nei diversi ambiti di competenza dell'UE, inclusi il settore della politica estera e di sicurezza comune e la cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale, e le "agenzie esecutive", istituite in base al regolamento (CE) n. 58/2003, collocate sotto la diretta supervisione della Commissione e che svolgono compiti attinenti alla gestione di specifici programmi comunitari;
considerato che, a fronte della proliferazione e diversificazione delle agenzie di regolazione, in assenza di una visione globale del loro ruolo in seno all'Unione, la Commissione europea ha deciso di elaborare un quadro comune per contribuire a chiarire e standardizzare le funzioni e i metodi di lavoro di tali agenzie. Dopo il fallimento di un primo progetto di accordo interistituzionale, presentato nel 2005 per definire le condizioni relative alla creazione, al funzionamento e al controllo delle agenzie di regolazione, la Commissione ha lanciato, con la comunicazione COM(2008) 135 sul "futuro delle agenzie europee", un dialogo interistituzionale sulle agenzie decentrate finalizzato a valutare gli aspetti di coerenza, efficacia, responsabilità e trasparenza, per conferire una visione organica sul ruolo delle agenzie nell'Unione e sul loro contributo alla governance dell'UE, e per rafforzarne la loro legittimità;
considerato che dalla predetta valutazione, svolta da un gruppo di lavoro interistituzionale, è scaturito, nel luglio 2012, un "orientamento comune" (giuridicamente non vincolante) tra Commissione europea, Consiglio e Parlamento europeo, che definisce un quadro più coerente ed efficace per il funzionamento delle agenzie, a cui ha fatto seguito, nel dicembre 2012, una "tabella di marcia" che elenca 90 azioni da intraprendere da parte delle Istituzioni UE, delle Agenzie e degli Stati membri;
rilevato che la Relazione in titolo - che riguarda solo le 37 agenzie decentrate, ad esclusione delle sei agenzie esecutive e delle tre agenzie per la sicurezza e la difesa comune - costituisce la seconda relazione sull'attuazione della predetta tabella di marcia e si concentra in particolare sui progressi compiuti, dopo l'adozione della prima relazione nel dicembre del 2013, nell'ambito delle azioni a carico della Commissione europea. Le azioni della tabella di marcia di competenza delle stesse agenzie sono invece illustrate nella relazione approvata dalla rete delle agenzie dell'UE nel febbraio 2015;
considerato, in particolare, che la Commissione ha adottato nel 2013: orientamenti in materia di accordi di sede; un manuale sulla comunicazione; orientamenti sui conflitti di interessi; orientamenti in materia di elaborazione del bilancio;
rilevato che, dal 2014:
- la Commissione, con il contributo delle agenzie, ha elaborato orientamenti sulle procedure da seguire nella fase di istituzione delle agenzie. Per quanto riguarda gli accordi di sede, ne sono attualmente prive sette agenzie, tra cui Eurofound (Irlanda) e Frontex (Polonia);
- la Commissione ha inoltre pubblicato gli orientamenti sui documenti di programmazione e il modello di relazione finanziaria annuale, che contribuiranno a una governance più coerente e a una maggiore responsabilità tra le agenzie;
- in materia di misure strutturali volte a razionalizzare il funzionamento delle agenzie, sono stati adottati orientamenti sulla prestazione di servizi da parte della Commissione alle agenzie, sul sostegno nella partecipazione agli appalti e nella certificazione dei conti annuali;
- per quanto riguarda la prevenzione dei conflitti di interessi la Commissione europea, sulla base degli orientamenti del dicembre 2013, ha invitato le agenzie ad adottare i rispettivi quadri normativi in materia;
- la Commissione prosegue, poi, i lavori di revisione dei suoi orientamenti in materia di valutazione delle agenzie, delle loro attività e dei loro programmi, anche sul piano contabile, antifrode e anticorruzione;
- per quanto riguarda la gestione delle risorse finanziarie e umane, si sta lavorando per raggiungere, nel 2018, la riduzione, già fissata nel quadro finanziario pluriennale 2014-2020, pari al 5% rispetto al 2014, del livello dell'organico di tutte le istituzioni, gli organi e gli organismi dell'UE
- saranno inoltre armonizzate le procedure e prassi interne alle agenzie per evitare la proliferazione di modalità operative diverse;
considerato, inoltre, che, parallelamente alle azioni elencate nella tabella di marcia, l'orientamento comune richiede anche l'adattamento degli atti istitutivi delle agenzie esistenti, in base a un'analisi caso per caso, al nuovo quadro normativo di riferimento;
considerato, infine, che, in relazione al sistema di allerta, che consente ai rappresentanti della Commissione in seno ai consigli di amministrazione delle agenzie di opporsi formalmente a una decisione per garantire la coerenza con le politiche dell'UE e la compatibilità delle attività delle agenzie con il loro mandato e la pertinente normativa dell'UE e, successivamente, di avvisare il Parlamento europeo e il Consiglio, la Commissione europea rileva di non averlo attivato,
esprime apprezzamento per il metodo operativo adottato dalle tre Istituzioni europee, concernente l'esigenza di razionalizzazione del funzionamento delle agenzie decentrate, delineato concretamente, nel 2012, attraverso la redazione di un orientamento comune, in cui sono evidenziate le criticità e gli obiettivi da raggiungere, e la cui attuazione è articolata in una tabella di marcia composta di 90 specifiche azioni da compiere;
invita con forza la Commissione europea a mantenere alta l'attenzione sull'esigenza di contenimento delle spese degli apparati burocratici delle agenzie, valutando, caso per caso, l'opportunità di procedere a sinergie o accorpamenti tra le agenzie, e - in ogni caso - vigilando attentamente sulle procedure di audit e sull'obiettivo dell'uso più efficiente delle risorse, soprattutto quando si tratta di agenzie finanziate dal bilancio dell'Unione;
auspica, al riguardo, un maggior coinvolgimento del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali, come già proposto dalla LII COSAC che si è svolta a Roma dal 30 novembre al 2 dicembre 2014, sia nell'ottica di una continua attenzione verso la razionalizzazione delle strutture amministrative e dei relativi costi, sia nell'esigenza di rafforzare il controllo politico sull'operato delle agenzie e quindi anche la legittimazione democratica delle stesse.
(7-00188)
FLORIS