• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10780 nella sentenza Commissione europea/Italia (C-297/08, EU:C:2010:115), la Corte di giustizia dell'Unione europea ha accolto un ricorso per inadempimento ai sensi dell'articolo 226 del trattato CE,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10780presentato daMANNINO Claudiatesto diVenerdì 16 ottobre 2015, seduta n. 504

MANNINO, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MICILLO, TERZONI, ZOLEZZI e VIGNAROLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
nella sentenza Commissione europea/Italia (C-297/08, EU:C:2010:115), la Corte di giustizia dell'Unione europea ha accolto un ricorso per inadempimento ai sensi dell'articolo 226 del trattato CE, divenuto l'articolo 258 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, ed ha constatato che la Repubblica italiana, non avendo adottato, per la regione Campania, tutte le misure necessarie per assicurare che i rifiuti siano recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza recare pregiudizio all'ambiente e, in particolare, non avendo creato una rete adeguata ed integrata di impianti di smaltimento, è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza degli articoli 4 e 5 della direttiva 2006/12;
nell'ambito del controllo dell'esecuzione della sentenza Commissione/Italia (C-297/08, EU:C:2010:115), i servizi della Commissione europea hanno chiesto alle autorità italiane, in data 23 marzo 2010, informazioni in merito alle misure adottate per l'esecuzione di detta pronuncia;
il 3 giugno 2010 le autorità italiane hanno inviato una nota contenente la relazione concernente le attività svolte o in corso di adozione per la realizzazione di una rete integrata di impianti di smaltimento dei rifiuti in Campania;
in data 22 luglio e 8 novembre 2010, alla luce delle informazioni fornite, i servizi della Commissione europea hanno espresso forti riserve quanto all'adeguatezza delle misure previste;
il 19 gennaio 2011 le autorità italiane hanno inviato una copia della proposta di piano regionale per la gestione dei rifiuti solidi urbani della regione Campania;
il 24 gennaio 2011 i servizi della Commissione europea hanno nuovamente espresso le loro preoccupazioni riguardo all'esecuzione della sentenza Commissione/Italia (C-297/08, EU:C:2010:115);
in data 21 gennaio, 14 febbraio, 30 marzo e 22 settembre 2011, si sono succeduti numerosi invii di versioni aggiornate della proposta di piano di gestione dei rifiuti;
dopo aver analizzato tutte le informazioni fornite dalle autorità italiane, la Commissione europea, ritenendo che la Repubblica italiana non avesse ancora adottato tutte le misure necessarie per dare esecuzione alla sentenza Commissione/Italia (C-297/08, EU:C:2010:115), ha invitato detto Stato membro, mediante lettera di costituzione in mora in data 30 settembre 2011, a presentare, entro un termine di due mesi, le proprie osservazioni al riguardo. Il 6 dicembre 2011, tale termine è stato prorogato fino al 15 gennaio 2012;
la Repubblica italiana ha risposto alla suddetta lettera di messa in mora mediante varie comunicazioni ed ha inviato, mediante note in data 27 aprile e 22 giugno 2012, la documentazione elaborata dalla regione Campania relativa alla bozza di programma attuativo per la gestione del periodo transitorio 2012-2016;
il 24 luglio 2012 la Commissione europea, ritenendo che il suddetto programma attuativo fosse incompleto, ha chiesto alla Repubblica italiana di integrarlo entro il 15 settembre 2012 e di inviare, a partire da quella data, relazioni trimestrali in merito all'esecuzione del programma stesso;
in data 17 dicembre 2012, nonché 20 marzo e 26 giugno 2013, la Repubblica italiana ha inviato alla Commissione relazioni trimestrali successive riguardanti lo stato di attuazione del programma per il periodo transitorio 2012-2016;
ritenendo che continuasse ad esistere un problema strutturale e che la Repubblica italiana non avesse adottato, entro il termine impartito, tutte le misure che l'esecuzione della sentenza Commissione/Italia (C-297/08, EU:C:2010:115) comporta, la Commissione europea ha proposto, il 10 dicembre 2013, il ricorso che ha scaturito la sentenza in oggetto;
il 16 luglio 2015 la Corte di giustizia dell'Unione europea nella causa C-653/13 ha condannato l'Italia per non aver adottato tutte le misure necessarie per l'esecuzione della sentenza Commissione/Italia (C-297/08 EU:C:2010:115); la Repubblica italiana ha quindi violato gli obblighi che le incombono in virtù dell'articolo 260, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea;
la Repubblica italiana è condannata a pagare alla Commissione europea, sul conto «Risorse proprie dell'Unione europea», una penalità di 120.000 euro per ciascun giorno di ritardo nell'attuazione delle misure necessarie per conformarsi alla sentenza Commissione/Italia (C-297/08, EU:C:2010:115), a partire dalla data della pronuncia della citata sentenza e fino alla completa esecuzione della sentenza Commissione/Italia (C-297/08, EU:C:2010:115);
la Repubblica italiana è condannata a pagare alla Commissione europea, sul conto «Risorse proprie dell'Unione europea», una somma forfettaria di 20 milioni di euro;
il 16 ottobre 2015, ossia a tre mesi dalla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, l'ammontare totale della somma delle multe giornaliere arriverà a 10.800.000 euro –:
quali iniziative urgenti intende assumere affinché l'Italia si adegui in tutto il territorio nazionale a quanto stabilito dalla Corte di giustizia dell'Unione europea;
se il Governo intenda, ai sensi dell'articolo 43 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, avvalersi del diritto di rivalsa nei confronti della regione Campania;
se corrisponda al vero che la regione Campania, tramite il Governo italiano, abbia inviato un nuovo Piano alla Commissione europea al fine di ottemperare alle direttiva europee ossia allo scopo di fermare l'ammontare sempre crescente di multe giornaliere. (4-10780)