• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10806 è di pochi giorni fa la notizia che il braccio armato di bracconieri ha causato tra molte altre specie, anche la morte di due animali particolarmente protetti dalla «direttiva uccelli»...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10806presentato daBRIGNONE Beatricetesto diMartedì 20 ottobre 2015, seduta n. 506

BRIGNONE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
è di pochi giorni fa la notizia che il braccio armato di bracconieri ha causato tra molte altre specie, anche la morte di due animali particolarmente protetti dalla «direttiva uccelli» un'aquila reale a Zocca (provincia di Modena) e un raro esemplare di Cicogna bianca a Torre d'Isola (provincia di Pavia);
il rapace è morto dopo diversi giorni di agonia nonostante le cure dei veterinari del Centro fauna selvatica di Bologna. La cicogna bianca, che negli ultimi decenni ha ripreso a nidificare in Italia dopo secoli di assenza, è stata rinvenuta agonizzante all'interno di un fosso. Il corpo era interamente lesionato dai pallini, dal collo alle zampe. Per il recupero sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale della Lipu che hanno soccorso la cicogna trasferendola in una struttura specializzata, dove, nonostante le cure, è deceduta;
atti che destano indignazione e sgomento tra i volontari, nelle associazioni a tutela degli animali, nelle guardie venatorie volontarie e zoofile e nei cittadini di tutta Italia uniti contro il bracconaggio;
i terribili episodi occorsi a danno dei due volatili sono sicuramente gravissimi e da condannare. Migliaia di animali ogni anno sono feriti o uccisi dai bracconieri. Il patrimonio naturalistico è di tutti e difenderlo anche per le future generazioni è un compito che deve assolvere con la dovuta responsabilità il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
la Commissione europea ha inoltre aperto l'ennesimo fascicolo contro la caccia in Italia, poiché i cacciatori sono troppo liberi di sparare a specie in diminuzione, con tempi lunghissimi, sfruttando deroghe venatorie illegali –:
se sia informato di quanto avvenuto nei giorni scorsi in materia di bracconaggio;
quali siano le iniziative che intende mettere in atto per inasprire le pene nei confronti di chi ferisce e uccide degli animali, specialmente se particolarmente protetto;
se non ritenga necessario assumere iniziative per implementare la normativa vigente in materia di caccia e fauna selvatica, per adeguare l'Italia alla normativa europea;
se non ritenga che l'indebolimento della vigilanza ambientale ad avviso dell'interrogante provocata dal Governo, che ha cancellato il Corpo forestale dello Stato e avviato la progressiva eliminazione della polizia provinciale, favorisca l'aumento del bracconaggio, reato peraltro sanzionato limitatamente, e diminuisca il controllo del patrimonio selvatico del nostro Paese, patrimonio indisponibile dello Stato.
(4-10806)