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Atto a cui si riferisce:
C.1/01029 premesso che: dal 13 al 17 luglio si è svolto a Bruxelles il decimo round dei negoziati sul Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP), l'accordo di...



Atto Camera

Mozione 1-01029presentato daKRONBICHLER Floriantesto diMercoledì 21 ottobre 2015, seduta n. 507

La Camera,
premesso che:
dal 13 al 17 luglio si è svolto a Bruxelles il decimo round dei negoziati sul Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP), l'accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Unione europea che alcuni paragonano a un cavallo di Troia guidato dalle grandi aziende;
come dopo ogni round di trattative, la Commissione europea, che ha ricevuto dagli Stati membri il mandato di negoziare il TTIP, non pubblica i singoli documenti ma solo un resoconto sintetico delle discussioni;
la mediatrice dell'Unione europea, Emily O'Reilly, ha ricordato alla Commissione europea che «il diritto dei cittadini europei ad avere accesso ai documenti in possesso delle istituzioni europee è un diritto fondamentale. Serve ad assicurare che i cittadini possano partecipare ai processi decisionali dell'Unione europea e che possano chiamare l'Unione europea e le sue istituzioni a rendere conto del loro operato»;
in rete si trovano solo alcune delle posizioni ufficiali dell'Unione europea, non quelle degli Stati Uniti né tanto meno i cosiddetti testi consolidati, ovvero le parti del trattato su cui le due squadre di negoziatori raggiungono via via un accordo;
oggi solo un numero ristretto di persone (alcuni dipendenti pubblici e membri dei Governi degli Stati membri, alcuni funzionari della Commissione e, dal novembre del 2014, tutti gli eurodeputati) ha accesso ai testi consolidati, ma solo in alcune sale di lettura approvate dal Governo statunitense;
in queste sale è permesso prendere appunti con carta e penna (tranne agli eurodeputati) ma non condividere il contenuto dei documenti. Per questo il presidente del Bundestag (il parlamento federale tedesco) Norbert Lammert il 18 luglio ha scritto all'ambasciatore statunitense a Berlino chiedendo l'accesso ai documenti per tutti i parlamentari tedeschi;
la mediatrice europea O'Reilly aveva invitato la Commissione a pubblicare tutti i documenti relativi alle riunioni dei suoi funzionari sul TTIP, compresi gli ordini del giorno e i verbali;
non è ancora chiaro se il TTIP dovrà essere approvato dai parlamenti nazionali. Questo passaggio è necessario quando gli accordi commerciali negoziati dalla Commissione sono misti, ovvero comprendono disposizioni di competenza europea e nazionale;
secondo un recente studio firmato da Anna Eschbach, ricercatrice all'università di Colonia, l'approvazione dei parlamenti nazionali, tanto sul TTIP quanto sul CETA (trattato di libero scambio tra Canada e Unione europea), «sarà probabilmente necessaria in tutti gli stati membri tranne Malta». Inoltre, tredici Paesi su ventotto potrebbero sottoporre i due trattati a un referendum (in Italia non sarebbe possibile),

impegna il Governo

a chiedere alla Commissione europea l'accesso ai documenti per tutti i parlamentari italiani.
(1-01029) «Kronbichler, Scotto».