• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06733 da notizie di stampa si è appreso dell'iscrizione nel registro degli indagati della procura di Spoleto di Ignazio Visco, Presidente della Banca d'Italia. Dalle notizie emerge che Visco è...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06733presentato daLAFFRANCO Pietrotesto diMercoledì 21 ottobre 2015, seduta n. 507

LAFFRANCO e SANDRA SAVINO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
da notizie di stampa si è appreso dell'iscrizione nel registro degli indagati della procura di Spoleto di Ignazio Visco, Presidente della Banca d'Italia. Dalle notizie emerge che Visco è indagato dal 28 gennaio 2015 per reati gravissimi quali concorso in corruzione, abuso d'ufficio e truffa, e «infedeltà a seguito dazione o promessa di utilità», insieme a sette amministratori e vigilanti della Banca Popolare di Spoleto;
il contesto è un'inchiesta sul passaggio della Banca Popolare di Spoleto (Bps) al Banco di Desio e della Brianza, a seguito del commissariamento della stessa Bps voluto da Banca d'Italia, poi giudicato «illegittimo» dal Consiglio di Stato;
il commissariamento della Banca Popolare di Spoleto e della controllante Spoleto Crediti e Servizi era stato confermato dal Ministero dell'economia e delle finanze nonostante l'annullamento da parte del Consiglio di Stato. La Banca d'Italia ha infatti reiterato «ora per allora» le proposte di amministrazione straordinaria al Ministero dell'economia e delle finanze; con i provvedimenti 149 e 150 del 20 aprile 2015, adottati su proposta dell'Istituto centrale, il Ministero dell'economia e delle finanze aveva quindi reiterato i decreti ministeriali di amministrazione straordinaria, con effetto a partire dall'8 febbraio 2013, quando era cominciato il commissariamento, come tra l'altro confermato dal Sottosegretario Zanetti nel corso della discussione di una interrogazione sul medesimo tema presentata dagli interroganti;
alla luce delle vicende riportate, e della posizione del Governo che ha, in maniera a giudizio degli interroganti come minimo anomala, disposto provvedimenti contrari rispetto alle decisioni assunte dal giudice amministrativo, ci si domanda se sia opportuno rivedere l'attuale disciplina in materia di commissariamenti di istituti bancari, al fine di evitare cortocircuiti di questa natura –:
se non ritenga, anche alla luce dei fatti riportati in premessa, di valutare l'opportunità di assumere iniziative normative per una revisione del testo unico in materia bancaria e creditizia, in particolare nell'ambito della disciplina dei commissariamenti di istituti bancari. (5-06733)