• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06766 pochi giorni or sono il tribunale di Napoli ha notificato al presidente dell'Istituto italiano per gli studi filosofici i termini per la messa all'asta di alcuni dei suoi testi più preziosi,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06766presentato daPANNARALE Annalisatesto diGiovedì 22 ottobre 2015, seduta n. 508

PANNARALE e SCOTTO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
pochi giorni or sono il tribunale di Napoli ha notificato al presidente dell'Istituto italiano per gli studi filosofici i termini per la messa all'asta di alcuni dei suoi testi più preziosi, già trasferiti nei locali degli uffici per le vendite giudiziarie, al fine di coprire debiti di modesta entità vantati da uno dei creditori. Sarebbe la prima volta nella sua storia che l'Istituto perde una parte del suo patrimonio librario;
in quarant'anni di attività l'Istituto, diploma d'onore del Parlamento europeo, rappresenta un luogo di studi superiori insostituibile per la cultura italiana ed europea, riconosciuto quale luogo di eccellenza dalle più importanti università ed enti di ricerca internazionale, «catalizzatore di relazioni intellettuali al servizio dell'Europa», frequentato da studiosi di fama mondiale che hanno rappresentato l'umanesimo europeo novecentesco e contemporaneo: migliaia tra filosofi, sociologi, medici e matematici ospitati, migliaia di borse di studio erogate a giovani ricercatori, seminari, corsi e convegni in tutto il mondo e, infine, scuole estive nei paesi del Mezzogiorno;
in un giudizio espresso dall'UNESCO l'Istituto «Ha conquistato una dimensione che non trova termini di paragone nel mondo [...] e contribuisce a fare di Napoli una vera capitale culturale»;
la biblioteca dell'Istituto, immaginata, ideata e realizzata in mezzo secolo di scrupolose ricerche presso fondi librari e antiquari in tutta Europa, nonché con grandi sacrifici personali del presidente professor Gerardo Marotta, costituisce il nucleo fondamentale dell'Istituto fondato nel 1975 a Roma nella sede dell'Accademia dei Lincei;
la soprintendenza ai beni librari della regione Campania, attestando «il grande valore bibliografico e culturale della biblioteca, frutto delle attività di studio, ricerca e formazione promosso dall'Istituto di appartenenza», decreta in una delibera del 2008 «la necessità di salvaguardarne l'inscindibile legame con l'Istituto di emanazione» e «l'opportunità e l'utilità sociale di predisporne le migliori condizioni di fruizione pubblica»;
la situazione debitoria dell'Istituto sarebbe risolta con l'arrivo tempestivo del finanziamento complessivo previsto dalla legge di stabilità per il triennio 2014-2016;
la sentenza del Consiglio di Stato – Sez. VI del 12 giugno 2015, n. 02885/2015/Reg.Prov.Coll.; n. 05701/2012 Reg.Ric. sul ricorso n. 5701/2011 per posto dall'Istituto, ordina al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca la concreta erogazione del contributo straordinario per il progetto dal titolo «Umanesimo e scienze nella formazione dell'identità europea», con cui l'Istituto aveva partecipato alla procedura prevista dal bando del 9 ottobre 2002 «per l'attribuzione di un contributo straordinario in favore di istituti o enti di ricerca, con sede operativa nel Mezzogiorno, che svolgessero istituzionalmente attività di ricerca o formazione postuniversitaria di particolare rilievo e interesse per lo sviluppo del territorio.»;
non risulta che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca abbia ottemperato all'obbligo, derivante dalla citata sentenza, di sottoporre all'Istituto una proposta che quantifichi la misura del contributo, «la cui quantificazione» – sempre citando la sentenza – «è opportuno lasciare alle trattative che all'uopo saranno doverosamente intrattenute tra l'Amministrazione e l'Istituto, secondo i parametri seguiti per la remunerazione degli altri progetti ammessi. A tal fine, l'amministrazione provvederà a sottoporre all'Istituto una proposta e le parti terranno informata la Sezione in ordine all'esito della trattativa»;
il dottor Cesare Scarano, contabile dell'Istituto, in dichiarazioni a mezzo stampa, quantifica la misura del contributo in «dodici milioni e mezzo di euro, più la rivalutazione, che metterebbero a posto i conti dell'istituto, insieme al milione previsto nella legge di stabilità per il triennio 2014-2016 (contro i 3,5 milioni dell'8 per mille tagliato da Tremonti), di cui finora è arrivata solo la prima tranche del 2014.»;
mettere a rischio la sussistenza dell'Istituto e la sua possibilità di svolgere l'attività significa sottrarre all'intera comunità internazionale un polo di ricerca e di riflessione di eccezionale rilievo, e privare l'Italia di un centro di attrazione scientifica come pochi eguali nel mondo –:
quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati, conformando l'amministrazione al giudicato di cui è causa, al fine di erogare il dovuto contributo straordinario, affinché sia consentito all'Istituto di ripianare gli oneri finanziari derivanti dalla mancata erogazione dello stesso, in tal modo impedendo che una parte del patrimonio dell'istituto italiano finisca disperso e presumibilmente consegnato all'oblio;
quali iniziative urgenti anche di natura normativa – intendano adottare affinché l'erogazione dei contributi ordinari a favore dell'Istituto sia tempestiva ed ordinata, in tal modo consentendo il pieno svolgimento delle attività di ricerca e della sua funzione civile. (5-06766)