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Atto a cui si riferisce:
S.1/00479 premesso che a quanto risulta ai proponenti: le Officine ferroviarie veronesi SpA stanno vivendo una situazione di crisi drammatica dovuta alla scelta da parte della proprietà, in data 8...



Atto Senato

Mozione 1-00479 presentata da PAOLO TOSATO
giovedì 22 ottobre 2015, seduta n.530

TOSATO, BERTACCO, BONFRISCO, COMAROLI, CENTINAIO, STEFANI, CONSIGLIO, CROSIO - Il Senato,

premesso che a quanto risulta ai proponenti:

le Officine ferroviarie veronesi SpA stanno vivendo una situazione di crisi drammatica dovuta alla scelta da parte della proprietà, in data 8 aprile 2013, di avviare la procedura di concordato preventivo e di chiudere l'attività lavorativa;

dal 18 marzo 2014, con provvedimento del presidente della sezione fallimentare del tribunale di Verona, Giovanni Platania, l'azienda Officine ferroviarie veronesi è stata posta in amministrazione straordinaria;

la vertenza interessa il futuro occupazionale di 130 lavoratori;

in data 22 luglio 2010, Trenitalia aveva espresso l'impegno di affidare all'ATI (associazione temporanea di imprese), costituita dal consorzio CORIFER (mandataria) e da Officine ferroviarie veronesi SpA (Mandante), un contratto di "service manutentivo" relativo alla revisione di 350 carrozze "Vivalto" e all'installazione sulle stesse dell'impianto antincendio;

nel marzo 2012, Trenitalia aveva affidato, in trattativa privata, all'ATI CORIFER/OFV la manutenzione ciclica VIS di n. 135 NCDP Vivalto nel frattempo scadute, compresa la fornitura dei relativi ricambi, per un valore stimato di 24.328.600 euro. Il contratto non ha avuto termine, a causa delle vicende di OFV e CORIFER;

la vicenda delle Officine ferroviarie veronesi SpA sta rischiando di giungere all'epilogo. La cassa integrazione guadagni straordinaria dei dipendenti scade l'8 dicembre 2015;

prima della pausa estiva, il commissario aveva predisposto un primo bando di vendita, con il risultato che solo un soggetto aveva manifestato l'interesse, ma a condizioni minimali e assorbendo solo 20 lavoratori degli attuali 130. In questi giorni, il commissario ha pubblicato il 2° bando di vendita, che scade il 5 novembre 2015;

da notizie sembrerebbe che la società Trenitalia stia predisponendo un bando di gara per la fornitura di 500 treni regionali;

Officine ferroviarie veronesi SpA è un'azienda industriale storica nel tessuto veronese ed un'eventuale chiusura dello stabilimento metterebbe a rischio l'intera filiera metalmeccanica italiana, determinando senza dubbio una perdita di competitività per il Paese;

l'azienda, dal punto di vista industriale, è in condizioni di ripartire immediatamente; è necessario dunque adottare ogni iniziativa volta ad evitare che una delle poche realtà italiane rimaste nella progettazione e costruzione di carrozze ferroviarie finisca nel baratro del fallimento, con conseguenze drammatiche per l'occupazione,

impegna il Governo:

1) a adottare le necessarie iniziative, anche promuovendo, fin da subito, la costituzione di un tavolo di concertazione tra le parti, affinché venga salvaguardata la continuità produttiva degli stabilimenti dell'azienda veronese, a tutela degli attuali livelli occupazionali;

2) ad esplicitare l'orientamento e le scelte di politica industriale del Governo riguardo ad una settore strategico per l'economia italiana, quale quello della produzione di materiale rotabile;

3) a chiarire le ragioni per cui non sia proceduto all'affidamento all'ATI CORIFER/OFV del "contratto manutentivo" per la revisione delle carrozze "Vivalto" da parte della società Trenitalia, nonostante gli impegni da quest'ultima espressi in tal senso.

(1-00479)