• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10881 da alcuni anni si apprende da fonti della stampa, e non solo, delle difficoltà relative al mantenimento in vita della memoria legata a quei folli e drammatici eventi che hanno caratterizzato...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10881presentato daTIDEI Mariettatesto diMartedì 27 ottobre 2015, seduta n. 511

TIDEI, MARCO DI MAIO, BORGHI, VICO, LUCIANO AGOSTINI, CRIVELLARI, MINNUCCI, ROMANINI, SCUVERA, D'OTTAVIO, ZAN, GADDA, BONOMO, FABBRI, CARRESCIA, PORTA, VILLECCO CALIPARI, CASELLATO, CIMBRO, MORETTO, MURA, CANI, NARDUOLO, LODOLINI, GRASSI, CARLONI, CAMPANA, QUARTAPELLE PROCOPIO, MIOTTO, PREZIOSI, IORI, ROSSOMANDO e LACQUANITI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
da alcuni anni si apprende da fonti della stampa, e non solo, delle difficoltà relative al mantenimento in vita della memoria legata a quei folli e drammatici eventi che hanno caratterizzato gli anni della seconda guerra mondiale. Le deportazioni e lo sterminio degli ebrei vengono ricordati con straordinaria efficacia nel museo di Auschwitz-Birkenau;
i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau oggi sono uno straordinario spazio dedicato alla memoria. La visita di quei luoghi rappresenta un fattore di indiscutibile importanza per conoscere quelle funeste pagine della Storia, tra le più orrende e vergognose;
nel «Blocco 21» del museo di Auschwitz, padiglione destinato a tramandare la memoria della deportazione italiana, è installato, dal 1980, il Memoriale, vera e propria opera d'arte multimediale, realizzata da artisti e intellettuali che sperimentarono di persona la deportazione, di proprietà dell'ANED (Associazione nazionale ex deportati), che rappresenta un potente simbolo della memoria, pur riflettendo il contesto storico, culturale e politico dell'epoca in cui fu realizzato;
da alcuni anni il «Blocco 21» è chiuso al pubblico e il Memoriale, non più accessibile ed a rischio di degrado – con grave sconcerto dei numerosissimi visitatori, in particolare italiani – a causa dei rilievi avanzati dalle autorità polacche, responsabili del complesso museale di Auschwitz, circa la non rispondenza del Memoriale stesso ai criteri museografici prescritti per i padiglioni nazionali inseriti nel complesso;
in via di principio, la soluzione culturalmente più corretta sarebbe stata il restauro del Memoriale nella sede per la quale fu concepito, insieme ad una opportuna contestualizzazione storica e culturale, ma le autorità polacche si sono sempre fermamente opposte a ciò, giungendo da ultimo ad esigere una data per la rimozione del Memoriale dal «Blocco 21»;
conseguentemente, negli anni si è svolta una complessa trattativa fra autorità polacche, Governo italiano e ANED, a conclusione della quale l'associazione, dando prova di moderazione e di realismo, si è piegata obtorto collo a questa richiesta, pur non condividendola, e si è detta disponibile a trasferire l'opera in Italia, così da lasciare spazio a un nuovo allestimento italiano nel Blocco 21 di Auschwitz. Pertanto l'ANED ha rivolto un appello al Governo, alle istituzioni e alle forze politiche e culturali, affinché concorressero a reperire le risorse e gli spazi necessari per una degna conclusione di una vicenda spiacevolissima e offensiva per tutti i superstiti dei campi e i familiari dei caduti. L'ANED ha quindi chiesto al Governo di proporre, in tempi stretti, una soluzione concreta e praticabile e mettere a disposizione le risorse per realizzarla;
a seguito di una lunga e complessa istruttoria, condotta dalla Presidenza del Consiglio, con la collaborazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, e grazie alla disponibilità manifestata dal comune di Firenze e dalla regione Toscana, nonché dall'ANED stessa, è stato sottoscritto, il 20 maggio 2015, un protocollo di intesa fra comune, regione, ANED e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ai sensi del quale, in sintesi:
1) i sottoscrittori si impegnano, ciascuno negli ambiti di competenza propri, a restituire alla fruibilità ed alla memoria pubblica il Memoriale, nella pluralità dei suoi significati storici, artistici e di memoria civile;
2) in particolare, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Presidenza del Consiglio, si impegna a:
a) espletare le procedure per l'individuazione del soggetto cui saranno affidate le operazioni di documentazione, messa in sicurezza, smontaggio e trasporto del Memoriale dalla collocazione attuale nel museo di Auschwitz a Firenze;
b) coordinare le operazioni di cui alla lettera a) attraverso l'Istituto superiore per la conservazione ed il restauro (ISCR) e l'Opificio delle pietre dure di Firenze;
c) avviare le procedure per la dichiarazione del Memoriale quale opera di interesse culturale, ai sensi della normativa vigente in materia di diritto d'autore;
3) il comune di Firenze si impegna a individuare e destinare uno spazio adeguato al temporaneo ricovero del Memoriale per il tempo strettamente necessario alle operazioni di trasformazione dell'intero immobile denominato «EX3» e alla funzionalizzazione della porzione destinata ad accogliere l'opera, nonché a:
a) curare la progettazione esecutiva e la realizzazione delle opere di trasformazione dell'immobile denominato EX3, che dovranno essere condivise con i sottoscrittori del protocollo, al fine di consentire il riallestimento del Memoriale;
b) assumere la direzione tecnica della realizzazione dei lavori;
4) l'ANED si impegna:
a) a consentire le operazioni di smontaggio, trasporto, restauro e deposito temporaneo del Memoriale nello spazio individuato dal comune di Firenze;
b) a stipulare un contratto di comodato d'uso gratuito con il comune di Firenze, proprietario dell'immobile che ospiterà il Memoriale, al fine di garantire l'esposizione, in via permanente, nell'area indicata e la sua fruizione pubblica;
5) il nuovo allestimento, ispirandosi alle esperienze museografiche internazionali più aggiornate, verrà corredato da un apparato storico-documentario che favorisca:
a) la più ampia fruibilità culturale, formativa e didattica;
b) la comprensione storico-critica del Memoriale, nel suo aspetto originario e documentale di testimonianza artistica multidisciplinare, della deportazione razziale e politica nell'universo concentrazionario, nel quadro del totalitarismo nazi-fascista in Italia e in Europa;
6) la regione Toscana si impegna in particolare a riorientare le pluriennali politiche della memoria, aggregando intorno al Memoriale le seguenti attività: ricerca, formazione, diffusione di conoscenze su leggi razziali, deportazioni, sterminio; costruzione di memoria civile sui meccanismi che hanno determinato la degenerazione del sistema democratico nel fascismo e nel totalitarismo nazi-fascista, da porre in relazione con la conoscenza delle discriminazioni, violenze, esclusioni ancora perpetrate nel Novecento ed oggi a danno di popoli, categorie, settori e persone;
7) il comune di Firenze si impegna a garantire la fruizione pubblica del monumento nella sede individuata, secondo orari di apertura in linea con gli standard nazionali e con un adeguato servizio di sorveglianza;
8) il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo si impegna a esercitare attivamente, in coordinamento con l'associazione proprietaria e gli enti sottoscrittori della presente Intesa, le proprie funzioni, ai fini della migliore tutela e valorizzazione del Memoriale, in conformità ai princìpi del codice dei beni culturali e del paesaggio;
9) un comitato tecnico-scientifico presidierà all'elaborazione del progetto scientifico-culturale della ricontestualizzazione del Memoriale. Il comitato sarà composto dai rappresentanti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della regione Toscana, del comune di Firenze, dell'ANED e da studiosi e personalità della cultura congiuntamente individuati;
il Governo ha più volte informato il Parlamento sulla complessa vicenda, in particolare il Ministro Franceschini rispondendo al question time nell'Aula della Camera, nella seduta dell'11 febbraio 2015, n. 375, e fornendo risposte scritte all'interrogazione presentata alla Camera: la n. 4-03864, la cui risposta è stata pubblicata l'11 giugno 2015 (Sottosegretario per i beni e le attività culturali e il turismo Borletti Buitoni) e alle interrogazioni presentate al Senato n. 4-07719, la cui risposta è stata pubblicata il 28 luglio 2015 (Sottosegretario per i beni e le attività culturali e il turismo Borletti Buitoni) e n. 4-07473, la cui risposta è stata pubblicata l'8 settembre 2015 (Sottosegretario per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Della Vedova);
l'Italia non può perdere quell'inestimabile patrimonio storico perché ciò significherebbe lasciar morire la memoria. Soltanto con la salvaguardia del Memoriale e la nuova valorizzazione del «Blocco 21» è possibile tenere alta l'attenzione per quei temi tanto delicati quanto drammatici. L'antidoto più forte per contrastare l'odio razziale, il pregiudizio dominante, le guerre è, e sarà, la memoria –:
quali iniziative il Governo abbia intrapreso, per assicurare, da un lato, la piena salvaguardia e valorizzazione del Memoriale e la sua migliore contestualizzazione storica e culturale nella nuova sede e, dall'altro, il nuovo allestimento del «Blocco 21» nel museo di Auschwitz, in conformità con i più aggiornati criteri storici, didattici e museografici, al fine comune di conservare e tramandare una memoria storica di inestimabile importanza. (4-10881)