• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10882 il 3 maggio 2014 una violenta alluvione si è abbattuta sulle Marche. Precipitazioni a carattere torrenziale intense e persistenti hanno travolto gran parte della provincia di Ancona, investendo...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10882presentato daBRIGNONE Beatricetesto diMartedì 27 ottobre 2015, seduta n. 511

BRIGNONE, CIVATI e PASTORINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
il 3 maggio 2014 una violenta alluvione si è abbattuta sulle Marche. Precipitazioni a carattere torrenziale intense e persistenti hanno travolto gran parte della provincia di Ancona, investendo i comuni di Ostra Vetere, Ostra, Montemarciano, Corinaldo, Chiaravalle e, in particolare, la zona del Senigalliese, la più colpita dalla calamità a causa dell'esondazione del fiume Misa;
l'evento disastroso ha procurato nel Senigalliese ingenti danni: i residenti coinvolti dall'alluvione sono stati 7.727 che compongono 3.587 famiglie; le unità abitative ricadenti nella zona alluvione sono 9.707, le famiglie che hanno perso tutti i loro beni sono 1.250, 542 sono le aziende colpite, 280 gli esercizi commerciali, 95 le attività di servizi, 85 le attività artigianali, 5 le attività agricole e 77 le altre attività economiche;
il giorno successivo all'alluvione, il Presidente del Consiglio dei ministri ha fatto visita alle zone alluvionate ed è intervenuto con indicazioni e impegni precisi del Governo in favore delle zone colpite dalla calamità;
la regione Marche, con nota del 5 maggio 2014, per l'eccezionale condizione di maltempo che ha colpito il territorio marchigiano ha chiesto la delibera dello stato di emergenza, ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
a seguito degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 2 al 4 maggio nel territorio della regione Marche il Consiglio dei ministri ha deliberato con apposito decreto del 30 giugno 2014 (Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2014);
«per l'attuazione dei primi interventi, nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi ed indispensabili fabbisogni, si provvede nel limite di 10 milioni di euro a valere sul fondo per le emergenze nazionali di cui all'articolo 5, comma 5-quinquies, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, che presenta le necessarie disponibilità», ai sensi del comma 4 del decreto 30 giugno 2014;
in data 10 luglio 2014 con ordinanza del Capo del dipartimento della Protezione civile n. 179 «Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei giorni dal 2 al 4 maggio 2014 nel territorio della regione Marche» sono concordati con l'amministrazione comunale di Senigallia interventi di primo soccorso e di assistenza alla popolazione, contributi per autonoma sistemazione, tutela della pubblica e/o privata incolumità, ricognizione dei fabbisogni relativi al patrimonio pubblico, ricognizione dei fabbisogni relativi al patrimonio privato, ricognizione dei fabbisogni relativi alle attività economiche e produttive, ricognizione dei danni provocati ai beni mobili privati;
l'amministrazione comunale, inoltre, mette immediatamente in atto misure di agevolazione di sostegno alla ripresa e interventi di sostegno economico con la costituzione di un fondo unico comune-Caritas per interventi immediati e interventi per la popolazione colpita dall'evento calamitoso con oltre 1 milione di euro raccolti nel fondo «SOS alluvione»;
i fondi a copertura dei danni subiti dalla popolazione senigalliese non potranno essere erogati sino a che il Governo non avrà stanziato e assegnato i rimborsi alla regione Marche, ente preposto per l'emergenza;
a seguito delle procedure di ricognizione dei danni finalizzate al risarcimento, si calcola che il danno per la popolazione del comune di Senigallia sia di circa 99 milioni e 355 mila euro;
della predetta somma, a distanza di 18 mesi, i cittadini, le imprese e le attività produttive non hanno ricevuto nemmeno un euro d'indennizzo cui il Governo dovrebbe invece far fronte –:
se il Governo intenda assumere tempestive iniziative al fine di rispettare nella totalità gli impegni presi per il territorio della regione Marche con la deliberazione del Consiglio dei ministri del 30 giugno 2014 con la quale erano stati stanziati 10 milioni di euro per l'attuazione dei primi interventi nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi e indispensabili fabbisogni e come da successiva ordinanza del Capo del dipartimento della Protezione civile n. 179 del 10 luglio 2014;
in particolare, quali siano i tempi di erogazione dei rimborsi ancora non pervenuti destinati al comune di Senigallia, il più colpito dall'evento calamitoso, cui devono essere ancora erogati i rimborsi pari a euro 415.785,00 in base alla deliberazione del Consiglio dei ministri del 30 giugno 2014 e successiva ordinanza del Capo del dipartimento della Protezione civile n. 179 del 10 luglio 2014;
a quanto ammonti l'effettivo indennizzo previsto per il ripristino del territorio e, in particolare per la popolazione della regione Marche e del comune di Senigallia. (4-10882)