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Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04748 presentata da GIAN MARCO CENTINAIO
mercoledì 28 ottobre 2015, seduta n.532

CENTINAIO - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante:

il 15 ottobre 2015 gli educatori e le educatrici impegnati nel sostegno all'integrazione scolastica degli studenti con disabilità, che frequentano gli istituti superiori della provincia di Cagliari, hanno organizzato un sit-in davanti alla sede della Provincia, in viale Ciusa, per sensibilizzare istituzioni e cittadini sui problemi della categoria: lavoro a cottimo, continui ritardi nel pagamento degli stipendi e incertezza sui tempi di rientro a scuola;

ad oggi nessuno, dei 119, ha preso regolarmente servizio e i 240 alunni con problemi, spesso importanti, devono accontentarsi di un servizio ridotto, coperto parzialmente dagli insegnanti di sostegno;

la Provincia, malgrado la legge che ne ha decretato la soppressione, è ancora titolare di importanti funzioni in materia, tra cui l'erogazione dell'80 per cento di risorse necessarie a garantire tale servizio e nel 2014 l'impegno era stato di un milione di euro;

il 20 per cento delle risorse rimanenti invece è a carico della Regione e, sino a poco tempo fa, non vi erano i fondi sufficienti a far partire l'attuale appalto e, non vi sarebbero certezze per il 2016. Le difficoltà dipendono sia dai notevoli tagli economici subiti dalla Provincia, sia dall'attuale transizione amministrativa connessa alla riforma degli enti locali;

considerato che:

il protrarsi della situazione comporta, oltre agli evidenti gravi disagi per gli alunni con disabilità e per le loro famiglie, un danno per i lavoratori, di età media di 35 anni e quasi tutti in possesso di laurea, che assistono impotenti al rimpallo tra la vecchia e la nuova cooperativa, cioè tra chi ha avuto la responsabilità del servizio sino all'anno passato e chi deve subentrare perché vincitore dell'ultima gara;

gli operatori del sostegno hanno un contratto a tempo indeterminato e risultano dipendenti della cooperativa che aveva l'appalto sino al 2014 e faceva capo a un consorzio con sede a Catania, mentre il soggetto subentrante è di Matera;

ad oggi però non sono ancora stati completati i passaggi burocratici necessari ad instaurare il nuovo rapporto di lavoro e quindi spesso accade che i lavoratori percepiscano lo stipendio in ritardo e ciò perché i datori di lavoro cambiano a causa del meccanismo, tutt'altro che virtuoso, del massimo ribasso, che porta a non selezionare le imprese sulla base della capacità progettuale e gestionale, ma solo in virtù della disponibilità ad operare come intermediari di mano d'opera a basso costo, visto che un operatore percepisce 8 euro netti all'ora per un impegno che va dalle 10 alle 35 ore settimanali;

una tale situazione di incertezza pregiudica i lavoratori sia economicamente, perché non ricevono retribuzione da un mese, in quanto retribuiti in base alle ore fatte (oggi pari a zero), sia la qualità e l'incisività della loro azione, visto che si occupano di attività extra-curriculari importanti, come l'inserimento in classe e gli aspetti della socialità, che necessariamente vanno coordinate con i docenti prima dell'avvio delle lezioni, altrimenti l'attività stessa perde di efficacia e di utilità,

si chiede di sapere:

se al Ministro in indirizzo risulti se e quando si arriverà a firmare i nuovi contratti per gli operatori e le operatrici del sostegno in provincia di Cagliari;

se ciò dovesse verificarsi, se sia a conoscenza di quando gli educatori potrebbero riprendere regolarmente servizio nelle scuole;

se nei prossimi anni intenda attivare investimenti su questa specifica professionalità, che si traduca in stipendi adeguati e calcolati su base mensile e non più a cottimo.

(4-04748)