• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10945 secondo i dati dell'OCSE recentemente pubblicati, le esternalità sanitarie da emissioni atmosferiche italiane sono pari a 47 miliardi di euro per il 2014; secondo quanto pubblicato sul...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10945presentato daZOLEZZI Albertotesto diMartedì 3 novembre 2015, seduta n. 514

ZOLEZZI, BUSTO, DE ROSA, MICILLO, DAGA, MANNINO, TERZONI e VIGNAROLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
secondo i dati dell'OCSE recentemente pubblicati, le esternalità sanitarie da emissioni atmosferiche italiane sono pari a 47 miliardi di euro per il 2014;
secondo quanto pubblicato sul sito giornalistico on-line «la Provincia Pavese» il 25 ottobre 2015, «la provincia di Pavia è al secondo posto in Italia, battuta da Milano, per decessi causati dall'inquinamento dell'aria, secondo i dati Istat. L'altro record negativo condiviso con il territorio milanese è l'incidenza di tumori che, nella provincia pavese, sono causa di morte per il 40 per cento dei maschi e per il 27 per cento delle femmine. Nel 2015, secondo il rapporto Asl, il tasso di mortalità per tumori nei maschi pavesi è superiore del 10 per cento a quello dei lombardi e del 18 per cento rispetto alla media nazionale, mentre nelle femmine pavesi è superiore dell'11 per cento rispetto a quelle lombarde e del 19 per cento rispetto alla media nazionale»;
Il Dottore Giuseppe Damiani, biologo ricercatore Cnr, ha fornito alcuni dati durante l'assemblea organizzata dai 14 comuni della Consulta ambiente e territorio della provincia di Pavia per parlare di fanghi, pesticidi, inceneritori, e del rapporto, accertato scientificamente, tra sostanze chimiche utilizzate in agricoltura, tra scorie di incenerimento liberate nell'aria e malattie oncologiche; è emerso come le norme risultino inadeguate, con controlli inefficaci o a volte inesistenti, all'interno di una provincia come quella Pavese che «conta 11 impianti di produzione di fanghi, due inceneritori, a Corteolona e a Parona, la raffineria più grande d'Europa a Sannazzaro, discariche, un impianto di pirolisi in itinere» ricorda Alberto Maccabruni, geologo; lo stesso primo cittadino di Linarolo ammonisce, ricordando che «gli effetti su ambiente e salute sono drammatici e le conseguenze si vedranno tra alcuni anni. Ma sarà troppo tardi»;
continuando la lettura dell'articolo de «la Provincia Pavese» risulta che le attività agricole-zootecniche siano esposte ai gravi rischi dovuti alla forte pressione antropica inquinante. Infatti, dai dati pervenuti «il 76 per cento delle uova nei pollai che si trovano ad una distanza di 10 chilometri da siti inquinati sono avvelenati da livelli di sostanze tossiche oltre i limiti di legge. Indagini scientifiche ci fanno sapere che 1 persona su 2 avrà un tumore, e che 1 bambino su 5 avrà problemi di neurosviluppo [...] nel rapporto Asl si legge che per le malattie cardiovascolari e cerebrovascolari il tasso di mortalità in provincia, per gli uomini, è superiore del 6,9 per cento alla media lombarda e del 4 per cento rispetto alla media nazionale. Per le donne è il 9 per cento in più rispetto alla media lombarda e l'1 per cento in più rispetto a quella italiana. E la provincia di Pavia non va meglio per le malattie dell'apparato respiratorio che causano l'8 per cento dei decessi nei maschi e il 7 per cento nelle femmine: il 16 per cento in più rispetto alla media lombarda e il 25 per cento in più rispetto a quella nazionale per gli uomini, mentre è superiore del 14 per cento rispetto alla media lombarda e del 26 per cento rispetto a quella nazionale per le donne [...] I fanghi nei campi contengono anche scorie di materiale plastico e farmaci. Eppure di questi fanghi provenienti da depuratori civili, impianti che depurano acque industriali e quelli di depurazione delle industrie agroalimentari nei campi della nostra provincia ne vengono sparse, 400 mila tonnellate, 50 per cento dei quantitativi dell'intera Lombardia, regione con una produzione annua di circa 800 mila tonnellate e in cui viene smaltito il 40 per cento della produzione nazionale, pari a 2 milioni di tonnellate. Con il pericolo che eventuali sostanze tossiche contenute nei fanghi finiscano per intaccare le acque utilizzate per scopi irrigui e per approvvigionamenti potabili. Ricorda quali sono gli elementi chimici con poteri cancerogeni Matteo Da Vià, ematologo del San Matteo, sottolinea le conseguenze negative che i pesticidi possono avere sulla salute: linfomi, carcinomi bronchiali, cancro alla prostata, al fegato. «Non vanno dimenticati i solventi – aggiunge –. Il più conosciuto è il benzene che può provocare linfomi e leucemie»;
la provincia di Pavia è una provincia italiana della Lombardia di 548.307 abitanti, ed è quasi totalmente inserita nella pianura padana;
l'Agenzia europea per l'ambiente da Bruxelles ha nuovamente «bocciato» la qualità dell'aria nella pianura padana; ad oggi lo stato delle cose rimane invariato in termini di rischio per la salute. Sono solo cambiate le composizioni degli inquinanti; la mappa Esa Kidg (immagine satellitare) realizzata con un apposito satellite che rileva l'inquinamento del globo terrestre, indica la forte concentrazione di inquinanti presenti nella pianura padana –:
se non si intenda eseguire, per quanto di competenza un'analisi puntuale delle fonti di questo disastro ambientale e sanitario individuando misure urgenti di monitoraggio e risparmio economico;
se il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, per quanto di propria competenza, non ritenga necessario assumere opportune iniziative di monitoraggio e revisione della normativa in materia di erogazione e controllo dei fanghi da spandimento e pesticidi per uso agricolo in virtù del forte carico inquinante ivi presente;
considerate le criticità su emerse, in virtù del principio di sostenibilità ambientale, non si ritenga necessario, per quanto di competenza, assumere opportune iniziative di verifica e comparazione tra le diverse attività antropiche atte a sviluppare probabili effetti «cumulo»;
se il Governo, per quanto di competenza, abbia svolto o intenda svolgere un'approfondita valutazione sulla sostenibilità delle attività inquinanti summenzionate e dell'impatto sulla salute pubblica;
se i Ministri interrogati intendano assumere iniziative normative eccezionali e urgenti di tutela ambientale della pianura padana dove l'ecosistema (aria, suolo, acqua) è sempre più a rischio di collasso. (4-10945)