• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00834 premesso che: un rapporto preliminare sul rischio idraulico in Sicilia redatto dalla regione nel 2014 ha evidenziato che, negli ultimi 15 anni, si sono verificate 78 frane o alluvioni...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00834presentato daSEGONI Samueletesto diMartedì 3 novembre 2015, seduta n. 514

Le Commissioni IV e VIII,
premesso che:
un rapporto preliminare sul rischio idraulico in Sicilia redatto dalla regione nel 2014 ha evidenziato che, negli ultimi 15 anni, si sono verificate 78 frane o alluvioni che hanno provocato 58 vittime e danni stimati in 3,3 miliardi di euro e sono stati censiti 8000 luoghi a rischio idrogeologico per interferenze tra corsi d'acqua e insediamenti umani;
le recenti cronache riportano eventi in cui la rete infrastrutturale stradale e ferroviaria siciliana è stata seriamente danneggiata, o addirittura distrutta, da fenomeni di dissesto idrogeologico: i casi più emblematici sono il ponte Himera sull'autostrada A19 PA-ME, il crollo sull'autostrada A18 ME-CT, all'altezza dello svincolo di Roccalumera, ma altrettanto dannosi risultano gli innumerevoli blocchi stradali e ferroviari dovuti a continui cedimenti di terreni, rilevati e ponti;
il Governo ha già avviato il programma denominato «Italiasicura» con l'obiettivo di contrastare le emergenze dovute al dissesto idrogeologico e favorire la difesa del suolo, siglando, nei giorni scorsi, con la regione siciliana un accordo di programma che prevede lo stanziamento di fondi per 360 milioni di euro;
il 4o reggimento genio guastatori ha sede a Palermo, presso la caserma «Scianna» e dipende dal comando «brigata meccanizzata “Aosta”»;
erede del 12o reggimento genio dal 1918, dopo diverse modifiche avvenute negli anni in ordine al Corpo del genio militare, venne ricostituito nel 1992 con l'attuale denominazione;
molti sono stati gli interventi sul territorio siciliano comandati ai militari di questo reparto dell'esercito italiano in questi ultimi decenni, citandone solo i più importanti si ricordano: la crisi idrica a Corleone (PA) nel 1986, la demolizione di opere abusive nella valle dei Templi (AG) nel 2001, l'emergenza Etna nel 2002-03, l'emergenza Stromboli nel 2003, l'operazione «Drink Water» a Misilmeri (PA);
l'aver condotto con successo ed efficacia numerose attività militari non di natura bellica volte a salvare diverse vite umane, è valsa al 4o reggimento genio guastatori di Palermo anche l'onorificenza di «medaglia d'oro al valor dell'Esercito» proprio per gli interventi in prima linea nelle emergenze Etna e Stromboli nel 2001-2002 e nell'emergenza crisi idrica del 2002;
la programmazione, la prevenzione e la previsione sono fasi essenziali per affrontare le emergenze legate a fenomeni meteo-idro-geologici. Con la direttiva allegata al decreto del presidente della regione siciliana n. 626 del 30 ottobre 2014, il presidente della regione siciliana delega il dirigente generale del dipartimento regionale della protezione civile all'adozione degli avvisi di criticità regionali, emessi dal centro funzionale decentrato multirischio integrato e lo autorizza alla conseguente emissione degli avvisi regionali di protezione civile. Tuttavia, ancora la regione Sicilia non è autonoma dal punto di vista delle previsioni meteo, che in base al principio di sussidiarietà, vengono fornite dal centro funzionale centrale operativo presso la sede del dipartimento della protezione civile nazionale;
a questo fine, secondo il decreto legislativo n. 112 del 1998, le attività di previsione meteo dovrebbero essere effettuate dal Servizio Meteorologico nazionale distribuito; nel decreto sopra richiamato è stabilito che: «Per lo svolgimento di compiti conoscitivi tecnico-scientifici ed operativi nel campo della meteorologia è istituito (...) il Servizio meteorologico nazionale distribuito, cui è riconosciuta autonomia scientifica, tecnica ed amministrativa, costituito dagli organi statali competenti in materia e dalle regioni ovvero da organismi regionali da esse designati»;
nonostante quanto sopra premesso, l'Italia è rimasta, assieme alla Grecia, l'unico paese europeo sprovvisto di un così importante organismo ed attualmente tutti i Governi hanno sempre chiesto di supplire a questa carenza, al servizio meteorologico dell'Aeronautica militare, lo Smam, che ha prevalenti e precisi compiti istituzionali di assistenza al volo militare e che, comunque, è dotato di risorse complessive risibili rispetto a quelle dei corrispondenti servizi meteo delle altre nazioni europee di bilancio paragonabile;
l'istituzione di un Servizio meteorologico nazionale distribuito (Smnd), che mettesse a sistema Smam e i servizi regionali, è stato già previsto in atti normativi: per la prima volta, in un decreto attuativo del decreto Bassanini, precisamente all'articolo 111 del decreto legislativo 112 del 1998, ma successivi provvedimenti attuativi non hanno mai visto la luce e così il decreto è scaduto da decenni, senza realizzare il Smnd;
più di recente, è stata reiterata l'istituzione del Servizio meteorologico nazionale distribuito all'interno della legge di riordino del Sistema di protezione civile previsto nel comma 4, dell'articolo 3-bis del decreto-legge n. 59 del 2012, convertito dalla legge n. 100 del 2012; in conseguenza di questo atto, il dipartimento della protezione civile ha istituito un gruppo di lavoro tecnico che ha prodotto una bozza dell'ulteriore Decreto del Presidente della Repubblica necessario a dar vita reale al Smnd, come previsto dalla legge n. 100 del 2012. La bozza è sempre rimasta tale, il Decreto del Presidente della Repubblica non è mai stato emanato e del Servizio meteorologico nazionale distribuito attendiamo ancora l'istituzione;
in data 23 settembre 2015 il Governo ha accolto positivamente un ordine del giorno a prima firma Segoni, impegnandosi «a valutare la possibilità di adottare tutte le opportune iniziative necessarie alla realizzazione del Servizio meteorologico nazionale distribuito»,

impegnano il Governo:

ad avviare un piano di attività preventive di controllo e di verifica di staticità di tutte le infrastrutture siciliane segnalate, anche impiegando all'uopo il 4o reggimento genio guastatori di Palermo, in accordo con gli enti territoriali interessati e sotto il coordinamento delle prefetture e del dipartimento regionale della Protezione Civile;
a concorrere, tramite il dipartimento di protezione civile nazionale e l'unità di missione Italiasicura, a redigere e a rendere pubblica una lista di priorità di intervento in Sicilia;
a dare sostegno, anche con stanziamento di nuovi mezzi e uomini, attingendo ai fondi preventivamente stanziati dal Governo, per il tramite del Ministero della difesa e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al 4o reggimento genio guastatori di Palermo per attività di ricostruzione di tutte quelle infrastrutture che, a seguito delle attività ricognitive di cui ai punti precedenti, risultino nella condizione di poter essere rimesse in servizio e nella disponibilità della popolazione civile a seguito di lavori della durata non superiore ai tre mesi;
a dare piena applicazione ai contenuti del decreto legislativo n. 112 del 1998 e della legge n. 100 del 2012 deliberando entro trenta giorni il testo del Decreto del Presidente della Repubblica che istituisce il servizio meteorologico nazionale distribuito.
(7-00834) «Segoni, Artini, Baldassarre, Barbanti, Bechis, Mucci, Prodani, Rizzetto, Turco».