Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/04767 BARANI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:
con la confluenza dell'ex Ipost, dell'ex Inpdap e dell'ex Enam nell'Inps si sono concentrate in un'unica sede...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-04767 presentata da LUCIO BARANI
martedì 3 novembre 2015, seduta n.534
BARANI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:
con la confluenza dell'ex Ipost, dell'ex Inpdap e dell'ex Enam nell'Inps si sono concentrate in un'unica sede tutte le prestazioni aggiuntive del welfare, che venivano fornite ai dipendenti pubblici (scuole elementari e materne) e delle Poste da parte dell'ex Ipost e dell'ex Enam (ente nazionale assistenza magistrale);
tali prestazioni aggiuntive non sono a carico dello Stato o a carico del bilancio Inps, ma sono pagate dai contributi "obbligatori" dei lavoratori. La contribuzione obbligatoria ammonta allo 0,35 per cento della retribuzione lorda per i pubblici dipendenti, allo 0,75 per i dipendenti postali e all'1,15 per cento per gli assicurati all'Enam (maestri elementari e scuole materne). I pensionati pubblici e delle Poste possono aderire volontariamente pagando un contributo dello 0,15 per cento ad eccezione di coloro che percepiscono una pensione inferiore a 600 euro lordi, i quali non hanno l'obbligo del versamento;
la contribuzione consente ai dipendenti pubblici di fruire di mutui, prestiti, assistenza per i propri figli in età scolare (soggiorni all'estero ed in Italia, scambi didattici all'estero, master e sostegno alla formazione), prestazioni assistenziali a favore degli anziani, quali assistenza domiciliare e case di riposo. La maggiore contribuzione dei dipendenti delle Poste consente di fornire prestazioni assicurative e mutualità sanitaria per mezzo dei fondi mutualità riservati a tutti i dipendenti di Poste italiane e pensionati Ipost fino all'età di 75 anni;
la raccolta contributiva riportata nel conto economico della gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali del consuntivo 2014 dell'Inps risulta di 411,788 milioni di euro, con minor gettito rispetto al 2013 di 25 milioni (436 milioni). Il fondo destinato ai mutui ed ai prestiti ha movimentato 1.976 milioni, con un calo del 5,9 per cento rispetto al 2013, in parte dovuto al mancato allineamento del mercato del credito sui tassi praticati dagli istituti di credito (che oggi sono all'1,75 per cento per i mutui a tasso fisso). A fronte di tale raccolta contributiva sono stati spesi, nel 2014, 265,877 milioni di euro e, nel 2013, 174,319 milioni. Nel biennio, quindi, a fronte di una raccolta contributiva di ben 848,585 milioni di euro la spesa per gli aventi diritto è stata di 440,196, cioè meno del 51 per cento;
i costi di gestione del fondo ammontano alla ragguardevole cifra di 28 milioni di euro all'anno; vengono inoltre caricati a bilancio circa 16 milioni per la gestione delle strutture sociali, che in realtà non vengono gestite; si tratta di un patrimonio di strutture che, a bilancio, è valutato 80.345.638 euro, gran parte inutilizzato e sulla via del disfacimento. I complessi di Giulianova (Teramo) (di proprietà ex Enam) o di Monteluco (Spoleto, in provincia di Perugia) ad esempio giacciono inutilizzati;
una delle eccellenze della gestione del welfare integrativo dell'Inpdap era costituita dalla missione dedicata ai giovani ed agli anziani, con iniziative innovative ed efficaci specie per i giovani, che, attraverso i tirocini all'estero, potevano crearsi opportunità formative e di lavoro; negli ultimi anni, si è registrata una riduzione progressiva delle erogazioni agli aventi diritto, con l'introduzione di norme restrittive che, di fatto, hanno escluso nel 2014 più di 5.000 ragazzi dalla possibilità di usufruire delle vacanze di studio all'estero,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno, considerato il sottoutilizzo delle risorse disponibili, modificare le regole di accesso, in modo da ampliare la platea degli aventi diritto;
se non ritenga opportuno procedere ad una verifica sui costi della gestione unitaria, che appare esorbitante rispetto alle funzioni svolte, utilizzando i risparmi che eventualmente si riuscisse a conseguire per gli scopi rispetto ai quali è stato costituito il fondo.
(4-04767)