• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11005 il decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185 prevede agevolazioni riguardanti finanziamenti destinati all'apertura di nuove attività d'impresa e professionali da parte di soggetti disoccupati...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11005presentato daMICILLO Salvatoretesto diVenerdì 6 novembre 2015, seduta n. 516

MICILLO, BUSTO, DE ROSA, DAGA, MANNINO, TERZONI e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
il decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185 prevede agevolazioni riguardanti finanziamenti destinati all'apertura di nuove attività d'impresa e professionali da parte di soggetti disoccupati in aree del Mezzogiorno d'Italia;
tra le misure è previsto un contributo a fondo perduto ed un finanziamento agevolato volto a finanziare investimenti e spese di gestione. Il finanziamento è erogato trascorsi al massimo 6 mesi dall'invio della domanda e prevede un iter istruttorio costituito dalla presentazione di un progetto d'impresa e da un colloquio di valutazione con i proponenti il progetto d'impresa. Al finanziamento possono accedere persone fisiche (misura lavoro autonomo/prestito d'onore) attraverso la costituzione di ditte individuali o società di persone (misura «microimpresa») costituite al momento della presentazione della domanda ma inattive;
la gestione di tali fondi è affidata a Invitalia – Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa spa – che è una società per azioni italiana partecipata al 100 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze;
con comunicato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 183 del 8 agosto 2015, è stata data notizia dell'esaurimento delle risorse finanziarie disponibili concernenti le misure agevolative previste dal decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185 (15A06055), e questo ha comportato la chiusura dello sportello per la presentazione delle relative domande di finanziamento;
lo sportello per la presentazione delle domande è stato chiuso – senza alcun congruo preavviso – attraverso il comunicato ufficiale di cui sopra;
negli ultimi anni l’iter istruttorio, sebbene Invitalia comunicasse una tempistica di 6 mesi, ha avuto una durata di circa 10 mesi, iter che si è sempre prolungato in presenza di problemi di tipo burocratico. Per quelli che hanno potuto accedere al finanziamento non è stato raro il verificarsi di problemi per il pagamento dei fornitori, perché Invitalia raramente ha rispettato le scadenze;
è stata abolita una delle poche misure vantaggiose per i disoccupati del Mezzogiorno che volevano crearsi un auto-impiego nei settori professionali, artigiani, di servizi, commerciali e altro;
la comunicazione di chiusura ha come causa proprio l'esaurimento delle risorse, ma non è prassi corretta chiudere da un giorno all'altro senza preavviso, mentre ci sono disoccupati che stanno preparando una domanda di finanziamento investendo risorse importanti. Difatti l'istruzione della domanda non è delle più semplici e richiede almeno 20 giorni o un mese, e, soprattutto per la misura della «microimpresa», è necessario costituire una società di persone investendo tra spese notarili, di commercialista e di istruzione della domanda circa 2.000 – 2.500 euro. Chiudere lo sportello all'improvviso significa non curarsi di risorse che stanno investendo i disoccupati. I soggetti che hanno costituito una società che non verrà mai finanziata dovranno inoltre recarsi nuovamente dal notaio e spendere almeno altri 1.200/1.500 euro per chiudere una società che non è servita a nulla;
il Movimento 5 Stelle già si è occupato della problematica attraverso una interrogazione del deputato Ivan Della Valle;
negli ultimi giorni Invitalia a quanto costa agli interroganti sarebbe comunicando a vari proponenti che hanno già inviato le domande e che quindi hanno una domanda già protocollata, che la loro richiesta di finanziamento non può essere presa in considerazione per l'esaurimento delle risorse. L'Infopoint di Invitalia comunica che le domande presentate dal 26 marzo 2015, saranno tutte respinte;
Invitalia non solo ha chiuso lo sportello da un giorno all'altro, ma non procederà a valutare – e quindi finanziare – neanche domande di finanziamento già presentate oltre 4 mesi prima della chiusura dello sportello avvenuta nella prima decade di agosto 2015;
ci sono casi in cui dei proponenti avrebbero rifiutato contratti di lavoro subordinato in quanto avrebbero perso i requisiti di soggetto disoccupato previsto dalla normativa della misura (decreto legislativo n. 185 del 2000), tutto per veder realizzato il loro progetto di lavoro;
una siffatta gestione non solo crea disoccupazione invece di risolverla, ma crea anche un danno patrimoniale alle persone (disoccupate) che hanno investito dei fondi per accedere ad un iter istruttorio che non porta a nulla;
la chiusura dello sportello, come riportato dai mass media, ha già portato a qualche protesta isolata –:
quali iniziative i Ministri interrogati intendano intraprendere per rifinanziare nuove attività d'impresa e professionali da parte di soggetti disoccupati in aree del Mezzogiorno d'Italia;
quali iniziative i Ministri interrogati intendano intraprendere per finanziare le domande presentate dal 26 marzo 2015 all'8 agosto 2015 meritevoli di accoglimento. (4-11005)