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Atto a cui si riferisce:
C.5/06543 l'Italia finora ha proceduto troppo lentamente a riqualificare il suo patrimonio immobiliare, in buona parte perché gli interventi sono rimasti confinati ai singoli appartamenti (grazie alle...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06543

Come è noto, il Fondo nazionale per l'efficienza energetica, istituito presso il Ministero dello sviluppo economico, ai sensi dell'articolo 15 del D. Lgs. n. 102/2014, è finalizzato a favorire, sulla base di obiettivi e priorità periodicamente stabiliti, il finanziamento di interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari, nazionali e comunitari, nonché investitori privati sulla base di un'adeguata condivisione dei rischi.
Il MiSE e il Ministero dell'Ambiente hanno predisposto uno schema di decreto, recante le priorità, i criteri, le condizioni e le modalità di funzionamento, di gestione e di intervento del predetto Fondo, nonché l'articolazione per sezioni del Fondo e le relative prime dotazioni dello stesso.
Il citato schema di decreto è attualmente in fase di concertazione finale presso le altre Amministrazioni coinvolte nel procedimento di adozione del provvedimento (lo stesso Ministero dell'ambiente e il Ministero dell'economia).
Il ritardo rispetto al termine dato dal decreto legislativo deriva dalla naturale complessità di funzionamento di un Fondo che, volutamente, è stato concepito per offrire al settore dell'efficienza energetica una molteplicità di strumenti finanziari di sostegno, adatti a integrare varie tipologie di progetti e di soggetti. Da qui, una maggiore necessità di articolazione delle regole di funzionamento, rispetto a quello che sarebbe stato sufficiente per intervenire, ad esempio, solo con un contributo in conto capitale.
Il secondo aspetto che ha causato un rallentamento ha riguardato la necessità di identificare un soggetto gestore del fondo, in grado di portare rapidamente ad operatività lo strumento.
Sulla base di questa positiva evoluzione, si ritiene che la conclusione del procedimento sia ormai prossima, confidando in una sua emanazione entro la fine dell'anno.