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Atto a cui si riferisce:
C.5/06835 la legge 21 dicembre 2001, n. 443, di delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive ha...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 4 novembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-06835

Il superamento della legge obiettivo (n. 443 del 2001), per volontà del Governo e del Legislatore (come si sta affermando nei passaggi parlamentari della Delega Appalti), ha comportato la necessità di rivedere l'attuale sistema di gestione delle opere di interesse strategico e, in particolare, quella parte dell'attuale Codice dei contratti che prevede la facoltà di attribuire alla Struttura tecnica di missione le funzioni in materia di «Lavori relativi a infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi».
Pertanto, con apposito decreto ministeriale, sono state attribuite ai competenti uffici del Ministero, senza soluzione di continuità, le funzioni amministrativo-gestionali precedentemente svolte dalla Struttura tecnica di missione, in considerazione della tipologia delle opere e delle competenze di ciascuna direzione generale.
Nello specifico, sono state attribuite alle direzioni generali le funzioni in materia di finanziamento, promozione, acquisizione e valutazione dei pareri istruttori sui progetti al fine della predisposizione di proposte tecnico-amministrative da sottoporre al CIPE, convocazione delle conferenze dei servizi, esame di ogni questione giuridico-amministrativa ed economico-finanziaria attinente alla fase di realizzazione delle opere e predisposizione dei conseguenti atti, individuazione delle criticità e formulazione di proposte o iniziative per la risoluzione delle stesse criticità, svolgimento delle attività di supporto al CIPE per la vigilanza sulle attività di affidamento e sulla successiva realizzazione delle infrastrutture, svolgimento delle attività di verifica sulla realizzazione degli interventi.
In questo contesto, nonostante le oggettive difficoltà legate al passaggio di consegne relativo a circa dodici anni di attività, il trasferimento delle funzioni alle direzioni generali del Ministero ha comportato solo un fisiologico rallentamento, che ad oggi è stato assorbito dall'azione delle stesse direzioni generali, nell'attività di gestione, comprensiva dei trasferimenti finalizzati dei fondi alle Amministrazioni aggiudicatori per i pagamenti alle imprese.
Tale nuova organizzazione permette di proseguire il previsto iter per la realizzazione delle opere senza soluzione di continuità, garantendo, attraverso l'azione amministrativa degli uffici del Ministero, la separazione tra l'attività amministrativo-gestionale e l'attività di indirizzo.