Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
C.5/05123 il 15 luglio 1935, il regime fascista, con decreto emanato dalla commissione provinciale di Roma per l'assegnazione al confino di polizia, condannò Carlo Levi a tre anni di confino da scontare...
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 settembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-05123
Mi riferisco all'interrogazione parlamentare con cui l'onorevole Burtone chiede quali iniziative il Ministero intenda promuovere per ricordare la figura di Carlo Levi nel periodo del confino, in occasione degli 80 anni trascorsi dall'arrivo dello scrittore nel comune di Grassano, e poi di Aliano, in provincia di Matera.
Come è noto, l'artista e medico torinese Carlo Levi, nato nel 1902, viene colpito nel 1935 da una condanna al confino in Lucania, prima a Grassano e poi ad Aliano. Da questa esperienza di confino prenderà corpo «Cristo si è fermato a Eboli», opera pubblicata nel 1945, che diviene simbolo del riscatto del meridione.
Con legge 1o dicembre 1997, n. 420, viene istituita presso il Ministero la «Consulta dei comitati nazionali e delle edizioni nazionali», con la finalità di individuare le celebrazioni o le manifestazioni culturali di particolare rilevanza, risalenti a oltre cento anni.
In occasione del centenario della nascita dell'autore si è insediato presso il Ministero il Comitato Nazionale, con il compito di preparare le manifestazioni previste in tale occasione, composto da studiosi ed esperti delle Università, delle rappresentanze ministeriali, regionali e delle autonomie locali, legate all'attività e alla produzione artistica di Levi. Le mostre e le manifestazioni si sono svolte proprio in Basilicata, Lazio, Piemonte e Toscana, in quanto località italiane più significative nella sua biografia.
Il Ministero ha in molte altre occasioni promosso e patrocinato eventi e iniziative a favore della figura di Carlo Levi, sia come pittore che come scrittore, con riferimento alla sua vita e all'esperienza del confino. Si ricorda, per esempio, nel 2010, la manifestazione «Crossano come Gerusalemme. Sulle tracce di Carlo Levi», con la visita guidata ai principali luoghi di ispirazione letteraria di Carlo Levi.
Il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata, allestito in Palazzo Lanfranchi, a ridosso dei Sassi, ospita nella sezione Arte Contemporanea alcuni dipinti di Carlo Levi. Tali opere sono la testimonianza del percorso stilistico, maturato dall'artista, che ha avuto grande rilievo nel panorama della cultura italiana del Novecento e per la storia della Basilicata. La Sala Levi accoglie il grande pannello «Lucania 1961», commissionato al pittore e scrittore torinese da Mario Soldati, che Carlo Levi dipinse per rappresentare la Basilicata alla mostra delle Regioni allestita a Torino in occasione del centenario dell'Unità d'Italia.
Nell'ambito delle iniziative culturali dedicate nel 2015 all'illustre scrittore dal Ministero, e inerenti il periodo di confino in Lucania, si ricorda in particolare la mostra «I Sassi di Matera. Viaggio in Lucania con Carlo Levi – fotografie di Mario Carbone» allestita nella Sala Levi del Museo Nazionale d'arte Medievale e moderna della Basilicata su iniziativa del Polo Museale Regionale della Basilicata.
Le fotografie, più di quattrocento, sono il reportage della missione del 1960 di Carlo Levi con il fotografo Mario Carbone in Basilicata, in previsione del telero Lucania 1961, per ripercorrere i luoghi del confino, documentando la terra, le storie e i volti che Levi intendeva dipingere nel grande telero. Mario Carbone si impegnò a restituire i luoghi dell'opera «Cristo si è fermato a Eboli»: Grassano, Aliano ma anche i Sassi di Matera. E proprio puntando l'obiettivo su Matera, il fotografo calabrese realizzò uno straordinario reportage di più di settanta immagini, in larga parte inedite, che il Museo ha acquisito nel 2014, grazie al Piano per l'Arte Contemporanea del Ministero, presentandolo in parte nella sezione della mostra dedicata a Matera. In mostra una settantina di fotografie che i luoghi, con i vicinati, le piazze, i vicoli, ma soprattutto le persone, che ancora vivevano nelle grotte, con la loro umanissima quotidianità. Tra le immagini in mostra, spiccano diversi momenti della visita di Carlo Levi di cui si ricordano gli importanti interventi in difesa della città di Matera e della sua identità da conservare.
Ancora, nel maggio 2015 si è inaugurato a Potenza l'evento dal titolo «Carlo Levi. La Storia che ci appartiene. La sua arte. Il suo pensiero», una riflessione, una Mostra fotografica e un'esposizione di dipinti che intendono celebrare la figura dello scrittore e pittore, in occasione del quarantesimo anniversario della sua scomparsa, dei 70 anni dall'uscita del romanzo «Cristo si è fermato ad Eboli» e degli 80 anni dal suo confino in Basilicata. L'evento è patrocinato dal Ministero, Direzione Generale Musei-Polo Museale regionale della Basilicata. La rassegna fotografica è espressamente dedicata ai luoghi del confino, i paesaggi materani di Aliano e di Grassano. Il percorso espositivo, inoltre, comprende 9 importanti opere di Carlo Levi, messe a disposizione dal Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata per questo evento.
Concludendo, il Ministero si è sempre profuso in eventi e manifestazioni per ricordare «una delle figure più importanti degli ultimi cento anni di storia, con la sua attività artistica e letteraria e il suo passato di confinato politico dal fascismo», e naturalmente continuerà in questa direzione anche in futuro, con la precisazione che le norme e procedure per le «celebrazioni» di cui alla citata legge n. 420 del 1997, con l'intervento dei Comitati nazionali, si applicano in occasione dei «centenari» dall'evento.