• C. 18 Proposta di legge presentata il 15 marzo 2013

link alla fonte  |  scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.18 Modifica all'articolo 45 della Costituzione, in materia di tutela e sviluppo della piccola e media impresa


Organo inesistente

XVII LEGISLATURA
 

CAMERA DEI DEPUTATI


   N. 18


PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE
d'iniziativa del deputato VIGNALI
Modifica all'articolo 45 della Costituzione, in materia di tutela e sviluppo della piccola e media impresa
Presentata il 15 marzo 2013


      

torna su
Onorevoli Colleghi! Quando i Costituenti si riunirono per redigere la Carta costituzionale, l'Italia era un Paese distrutto dalla guerra e, dal punto di vista economico, quasi esclusivamente rurale. Vi era anche una minoritaria presenza di grandi complessi produttivi e anche, ovviamente, di piccole attività artigianali e commerciali. Fin dalla seconda metà dell'ottocento, poi, si registrava anche una forte presenza di imprese cooperative in moltissimi settori, fino a quello del credito. Fu a seguito del cosiddetto «boom economico» degli anni cinquanta e sessanta che si registrò una vera e propria esplosione di imprenditoria diffusa, soprattutto nell'ambito produttivo (ma non solo in quello), tale da permettere al Paese di realizzare, anche con l'aiuto indispensabile del cosiddetto «Piano Marshall», quello che in tutto il mondo è noto come «miracolo italiano». Ma l'origine del miracolo italiano non furono le risorse degli americani: fu piuttosto la grandissima generosità di quelle generazioni che non vollero che chi veniva dopo di loro avesse a vivere la loro tremenda esperienza. La ritrovata libertà sprigionò la creatività e l'energia di milioni di italiani che si misero a costruire botteghe, laboratori, fabbriche e negozi, con una capacità di sacrificio se possibile maggiore di quella che avevano loro richiesto gli anni tremendi della guerra.
      Per queste ragioni storiche il dettato costituzionale limita il riconoscimento di privilegi al sistema cooperativo, all'impresa artigiana e all'investimento azionario nella grande impresa industriale e ignora il grande valore per la nostra economia delle micro, piccole e medie imprese.
      La presente proposta di legge costituzionale intende colmare questa grave lacuna storica e ideologica: oggi, infatti, le grandi imprese nel nostro Paese sono appena lo 0,3 per cento del totale; eppure l'Italia è il territorio che vanta il primato mondiale per tasso di imprenditoria, e si tratta di un primato invidiabile. In particolare, con essa si intende estendere alla partecipazione nella proprietà delle piccole e medie imprese il favor costituzionale.
torna su
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE
Art. 1.

      1. Al secondo comma dell'articolo 45 della Costituzione, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «e della piccola e media impresa».