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Atto a cui si riferisce:
C.4/09068 la donazione modale è un istituto previsto dal codice civile all'articolo 793 «La donazione può essere gravata da un onere. Il donatario è tenuto all'adempimento dell'onere entro i limiti...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 15 settembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 482
4-09068
presentata da
PESCO Daniele

Risposta. — Nell'atto di sindacato ispettivo in esame, l'interrogante, con riferimento alla delibera della giunta del comune di Milano n. 1609 del 31 luglio 2014, riguardante l'accettazione della donazione modale dell'opera «Teatro Continuo» di Alberto Burri, da collocare nel Parco Sempione, pone diversi quesiti in merito al parere favorevole a tale collocazione, espresso dalla competente soprintendenza.
La zona di Foro Bonaparte, del castello Sforzesco, del Parco e dell'Arena di Milano è stata dichiarata di notevole interesse pubblico, con decreto ministeriale del 1o giugno 1963, ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, recante disposizioni in materia di «Protezione delle bellezze naturali».
Nel 1973, in occasione della XV Triennale di Milano, nella mostra di Giulio Macchi «Contatto Arte-Città», furono realizzate tre opere nel Parco Sempione: la fontana dei «Bagni Misteriosi» di Giorgio de Chirico, il piccolo teatro «Accumulazione Musicale e Seduta» di Arman, e il «Teatro Continuo» di Alberto Burri. Quest'ultima opera era costituita da una grande piattaforma con quinte metalliche, rigorosamente geometrica ed essenziale, che inquadrava l'asse prospettico tra il castello Sforzesco e l'Arco della Pace.
Con nota n. 13103 del 27 dicembre 1986, ai sensi dell'articolo 1 della legge 1o giugno 1939, n. 1089, riguardante la «Tutela delle cose di interesse artistico e storico», vennero riconosciute di interesse particolarmente importante le aree di corso Sempione, via Canova, via Melzi d'Eril, piazza Sempione, Parco, piazza Castello, Foro Bonaparte, via Beltrami, largo Cairoli, via Dante, piazza Cordusio in quanto «insieme di elementi protagonisti di mutamenti urbanistici importantissimi del XIX e del XX secolo».
Le opere di Arman e de Chirico sono state sempre presenti nel parco; la fontana «Bagni Misteriosi» è stata anche oggetto di un recente restauro. Il «Teatro Continuo» di Burri venne, invece, demolito nel 1989 da parte dell'amministrazione comunale perché, dopo anni di vandalismi, era diventato instabile e il suo restauro ritenuto troppo costoso, ma la rimozione non fu dettata da motivi di compatibilità con la natura del parco storico.
Alberto Burri, ferito nel suo orgoglio d'artista a causa della scelta dell'amministrazione di rimuovere l'opera, decise di troncare ogni rapporto con Milano.
Nel 2014 la giunta di Milano, con delibera n. 1609 del 31 luglio 2014, ha accolto la donazione modale da parte della fondazione palazzo Albizzini-Collezione Burri e di NCTM-studio Legale, della ricostruzione dell'opera di Burri.
Nella conferenza dei servizi istituita per la valutazione dell'intervento, la soprintendenza ha approvato l'intervento a condizione che l'opera venisse ricollocata nello stesso punto dell'opera originaria, allo scopo di conservare l'inserimento nel parco, pensato da Alberto Burri, del grande palcoscenico con quinte mobili.
Invero la questione ha suscitato ampio dibattito.
A fronte di un movimento di opinione estremamente favorevole all'idea di riproporre un'opera del maestro Burri nello stesso luogo dove era stata immaginata, si citano ad esempio gli articoli «Milano chiederà scusa a Burri ?» di Fiaminio Gualdoni, «100 anni di Burri, Milano ricostruisce il Teatro» di Ada Masoero nel «Giornale dell'Arte» del novembre 2014, «Il teatro di Burri non è uno scempio» di Ivan Berni, La Repubblica, 11 marzo 2015, si sono registrate delle opinioni divergenti da parte di Italia Nostra, del comitato per Parco Sempione, del comitato Parco Libero, mentre il Fondo ambiente italiano (Fai) si è schierato a favore della riproposizione dell'opera.
In data 7 gennaio 2015 con nota n. 14028, il soprintendente, architetto Alberto Artioli, replicava alle rimostranze del comitato Parco Sempione ribadendo il parere favorevole all'opera, in quanto, al pari dei «Bagni Misteriosi», essa costituisce «una valorizzazione del luogo e non certo un intervento invasivo ed incongruo».
Appare opportuno ricordare come la soprintendenza abbia da sempre garantito, per quanto di propria competenza, la tutela e la conservazione del parco Sempione, anche con l'obiettivo anche di contenere le moltissime manifestazioni temporanee che si svolgono nell'area; nel 2005 e nel 2006, a titolo esemplificativo, la soprintendenza ha ripetutamente bocciato due proposte avanzate dall'amministrazione comunale di realizzare una ruota panoramica all'interno del parco.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo: Ilaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.