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Atto a cui si riferisce:
C.4/09557 come ogni anno, il 21/22 giugno nella città di Yulin in Cina, 5 milioni e mezzo di abitanti, si celebra una celebre e macabra festa a base di carne di cane; secondo una parte...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 agosto 2015
nell'allegato B della seduta n. 476
4-09557
presentata da
CATANOSO Basilio

Risposta. — La festa del solstizio di estate nella città di Yulin (provincia autonoma del Guangxi Zhuang) è un evento popolare appartenente alla tradizione locale, durante il quale la sua popolazione è dedita al consumo di carne di cane. La Repubblica popolare cinese non vieta il consumo di carne di cane. Tuttavia, come per tutte le altre carni, questo è rimesso all'osservanza di norme igienico-sanitarie e di tracciabilità. Ciò nondimeno, il consumo di carne di cane appartiene alla cultura ed alle abitudini alimentari di minoranze della popolazione cinese, stanziate generalmente in contesti rurali delle aree del sud e del nord-est (non trattandosi, pertanto, di una prassi ampiamente diffusa in Cina).
Vivi sentimenti di riprovazione, comparsi su molteplici fonti informative cinesi, sono stati mossi da ampia parte dell'opinione pubblica per il festival di Yulin. Le stesse autorità della città, come apparso sulla stampa locale e come riportato dall'interrogante, hanno preso le distanze dalla manifestazione sottolineando come la stessa sia stata «un evento popolare locale, senza approvazione ufficiale».
Un'ulteriore riprova di quanto il consumo di carne di cane risulti largamente minoritario, può essere rinvenuta nelle analoghe proteste apparse nell'ottobre 2011 su diversi social media avverso il festival di Jinhua (provincia dello Zhejiang), che portarono le locali autorità alla cancellazione di quella manifestazione.
La delegazione dell'Unione europea a Pechino, così come i nostri principali partner europei e gli Stati Uniti, non hanno fino ad oggi intrapreso iniziative diplomatiche bilaterali aventi a riferimento il festival di Yulin. Tuttavia, in precedenti occasioni, l'Italia, convinta della maggiore efficacia delle azioni promosse dall'insieme degli Stati membri dell'Unione europea, ha sostenuto – e continuerà a sostenere in futuro – l'azione della delegazione dell'Unione europea in Cina, volta a sollevare con le controparti cinesi la più generale questione relativa al trattamento degli animali, incoraggiando il miglioramento della normativa cinese vigente in materia, in chiave maggiormente garantista della vita e della salute animale.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Benedetto Della Vedova.