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Atto a cui si riferisce:
C.5/05883 la regione Puglia si estende per quasi 900 chilometri di costa, di cui la maggior parte balneabili; per l'anno 2015 sono 11 i comuni pugliesi che ricevono il riconoscimento come...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05883

I provvedimenti di VIA citati dagli Onorevoli interpellanti riguardano le attività di prospezione geofisica di determinate aree in mare, preliminari rispetto ad eventuali attività di ricerca e produzione di idrocarburi che potranno essere realizzate in futuro, previe ulteriori e distinte «valutazioni di impatto ambientale».
Le prospezioni in argomento, vagliate con esito positivo nel procedimento VIA e non ancora autorizzate dal Ministero dello sviluppo economico, mirano infatti a stabilire se nelle aree citate siano presenti idrocarburi e in quale quantità, con lo studio preliminare della struttura geologica del sottosuolo, mediante l'emissione di onde acustiche rivolte verso il fondale e prodotte al largo, al fine di acquisire dati ed elementi utili per l'eventuale successiva fase di ricerca.
Allo stato, non vi è rischio significativo di inquinamento ambientale, né tantomeno per la salute dei cittadini.
Inoltre, in tale fase progettuale non è prevista alcuna installazione di piattaforme, che invece potranno eventualmente essere allocate solo a seguito di riscontri positivi delle prospezioni citate e, comunque, fra diversi anni, previa nuova valutazione di impatto ambientale e ulteriore diversa autorizzazione da parte del Ministero dello sviluppo economico.
Da quanto detto, appare chiaramente che l'autorizzazione finale all'avvio delle attività di prospezione oggetto del presente sindacato ispettivo – che in Italia non sono vietate ma considerate con attenzione (da ultimo con il cosiddetto decreto-legge «Sblocca Italia») pur in un quadro di grandi cautele – spetta al Ministero dello sviluppo economico, preposto appunto alla finale valutazione comparativa dei diversi interessi pubblici incisi o comunque interessati da dette attività, comprese le vocazioni territoriali e i modelli di sviluppo di volta in volta da promuovere.
Il Ministero dell'ambiente svolge, assieme al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, una funzione di valutazione endoprocedimentale degli impatti, anche potenziali, di dette attività sugli ecosistemi e sulle matrici ambientali interessate, oltre che sul paesaggio e sui valori culturali, mediante un'attenta valutazione di tutte le componenti interessate dal progetto.
Per quanto riguarda gli orientamenti delle Amministrazioni locali, si evidenzia che nell'ambito della procedura di VIA già effettuata sono state valutate e considerate tutte le osservazioni pervenute sia da parte delle amministrazioni coinvolte che dai privati cittadini.