Testo MOZIONE
Atto a cui si riferisce:
S.1/00150 in considerazione della estrema gravità dell'acutissima e persistente crisi economico-finanziaria che coinvolge il nostro Paese;
valutata la totale inadeguatezza ed incapacità del...
Atto Senato
Mozione 1-00150 presentata da PAOLA TAVERNA
mercoledì 2 ottobre 2013, seduta n.115
TAVERNA, AIROLA, BATTISTA, BENCINI, BERTOROTTA, BIGNAMI, BLUNDO, BOCCHINO, BOTTICI, BUCCARELLA, BULGARELLI, CAMPANELLA, CAPPELLETTI, CASALETTO, CASTALDI, CATALFO, CIAMPOLILLO, CIOFFI, COTTI, CRIMI, DE PIETRO, DONNO, ENDRIZZI, FATTORI, FUCKSIA, GAETTI, GIARRUSSO, GIROTTO, LEZZI, LUCIDI, MANGILI, MARTELLI, MARTON, MOLINARI, MONTEVECCHI, MORONESE, MORRA, MUSSINI, NUGNES, ORELLANA, PAGLINI, PEPE, PETROCELLI, PUGLIA, ROMANI Maurizio, SANTANGELO, SCIBONA, SERRA, SIMEONI, VACCIANO - Il Senato,
in considerazione della estrema gravità dell'acutissima e persistente crisi economico-finanziaria che coinvolge il nostro Paese;
valutata la totale inadeguatezza ed incapacità del Governo di porre in essere iniziative legislative ed amministrative volte a risolvere i cogenti problemi del Paese, di ordine economico, sociale e concernenti la moralità pubblica;
registrati i molteplici dissensi politico-programmatici, insiti nelle forze politiche di maggioranza, sfociati nello stallo dell'azione di governo e in aperte divergenze di indirizzo politico e legislativo;
preso atto delle reiterate iniziative, di carattere eversivo, assunte dal capo di un partito di maggioranza e da alcuni Ministri che stanno provocando gravissimi conflitti tra poteri dello Stato e, in particolare, tra potere legislativo e potere giudiziario;
considerato che la credibilità del nostro Paese nell'ambito della comunità internazionale e dell'Unione europea è caratterizzata da una scarsa affidabilità e credibilità del Governo in carica;
valutato del tutto improprio il coinvolgimento diretto, formale e sostanziale, del Governo nell'ambito del procedimento di revisione della Costituzione attualmente all'esame del Parlamento, volto a scardinare i principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale come la sua «rigidità» formale e sostanziale;
considerando, inoltre, che con i provvedimenti adottati dal Governo dal mese di maggio 2013 ad oggi:
1) non è stato introdotto il reddito di cittadinanza;
2) non sono state adottate misure immediate ed efficaci per il rilancio della piccola e media impresa;
3) non è stata introdotta un'effettiva legislazione anticorruzione;
4) non è stato né informatizzato né semplificato lo Stato;
5) non è stato abolito alcun finanziamento pubblico ai partiti politici;
6) non è stato istituito alcun sistema per verificare gli arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni;
7) non è stato introdotto alcun nuovo strumento di democrazia diretta, come il referendum popolare confermativo e il referendum popolare abrogativo, senza quorum;
8) non si è provveduto ad alcuna riduzione delle indennità dei parlamentari, né alla riduzione dei costi della politica;
9) non si è provveduto a promuovere modifiche ai regolamenti parlamentari, volte ad introdurre l'obbligo di esame di ogni iniziativa legislativa popolare;
10) non si è provveduto alla riforma del sistema pubblico radiotelevisivo, al fine di renderlo indipendente dal sistema partitico e politico;
11) non è stata seriamente supportata, da parte del Governo, alcuna riforma del sistema elettorale vigente;
12) non si è provveduto a fissare a due il numero massimo di mandati elettorali, a qualsiasi livello, che ogni cittadino può essere chiamato a ricoprire;
13) non è stata introdotta alcuna disciplina volta a prevenire e a contrastare il conflitto di interessi;
14) non sono stati ripristinati i fondi tagliati alla sanità ed alla scuola pubblica;
15) non si è provveduto ad alcuna abolizione dei finanziamenti diretti ed indiretti ai giornali;
16) non si è provveduto a garantire ai cittadini il libero e gratuito accesso alle Rete;
17) non è stata abrogata, in maniera definitiva, l'IMU sulla prima casa;
18) non sono state introdotte misure volte alla piena impignorabilità della prima casa;
19) non è stata abolita Equitalia;
20) non si è provveduto a ripristinare la formulazione originaria dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori (legge n. 300 del 1970);
21) non è stato abbandonato, in via definitiva, il programma per la produzione e l'acquisto dei cacciabombardieri F-35;
22) è stata pervicacemente perseguita la riorganizzazione geografica della giustizia, determinando un'azione di desertificazione della presenza dello Stato sul territorio nazionale;
constatata, infine, l'assoluta necessità di un rapido superamento dell'emergenza finanziaria del Paese, la necessità di un rilancio dell'economia secondo principi di giustizia ed equità sociale, declinabili in base al criterio della proporzionalità contributiva e della progressività tributaria;
considerato essenziale il perseguimento del principio di legalità e valutata l'ineludibilità dell'efficienza del sistema giudiziario per il contrasto prioritario alla criminalità organizzata, alla corruzione ed all'evasione fiscale e, quindi, per il progresso socio-economico del Paese;
auspicando il necessario mutamento del vigente sistema elettorale, oltre a una drastica decurtazione dei costi della politica, a partire dalle Assemblee elettive;
visto l'articolo 94 della Costituzione;
visto l'articolo 161 del regolamento del Senato della Repubblica,
esprime la propria sfiducia al Governo presieduto dall'on. Enrico Letta e lo impegna a rassegnare le proprie dimissioni nelle mani del Capo dello Stato.
(1-00150)