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Atto a cui si riferisce:
S.1/00151 premesso che: la Cuneo-Ventimiglia-Nizza è una storica ferrovia transfrontaliera, realizzata all'inizio del '900, distrutta dalle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale,...



Atto Senato

Mozione 1-00151 presentata da PATRIZIA MANASSERO
mercoledì 2 ottobre 2013, seduta n.115

MANASSERO, ZANDA, FEDELI, ESPOSITO Stefano, BORIOLI, SUSTA, CERVELLINI, BUEMI, SCIBONA, CALDEROLI, MALAN, BARANI, OLIVERO, DAVICO, MARTINI, MATURANI, LEPRI, GHEDINI Rita, PEGORER, CALEO, ALBANO, ROSSI Maurizio, ZANONI, MARINO Mauro Maria, RIZZOTTI, FORNARO, FERRARA Elena, DIRINDIN, FISSORE, FAVERO, REPETTI, CHITI, MARTELLI, MICHELONI, BONDI, FILIPPI, D'ONGHIA, CORSINI, RUSSO, D'ADDA, FABBRI, GOTOR, MIRABELLI, VATTUONE, VACCARI, ROMANO, MERLONI, PALERMO, GINETTI, DI BIAGIO, PEZZOPANE, BERTUZZI, SANTINI, LAI, LANIECE, PANIZZA, LONGO Eva, DI MAGGIO, TOCCI, MASTRANGELI, ORRU', TOMASELLI, GATTI, VERDUCCI, CARDINALI, MINEO, SOLLO, PETRAGLIA, MARGIOTTA, MORGONI, PUPPATO, BLUNDO, BIANCO, DE BIASI, ALBERTINI - Il Senato,

premesso che:

la Cuneo-Ventimiglia-Nizza è una storica ferrovia transfrontaliera, realizzata all'inizio del '900, distrutta dalle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale, ripristinata nel 1979, a seguito di una convezione Italia-Francia sottoscritta nel 1970;

ancora oggi, la linea assume in prospettiva un valore strategico nei rapporti fra l'Italia occidentale e la Francia meridionale, soprattutto se si considera come essa, nella sua estensione a nord, sino a Torino, può assumere la funzione di collegamento ferroviario diretto tra l'area metropolitana del capoluogo piemontese, nella quale vivono oltre 2 milioni di persone e operano migliaia di imprese, e Nizza, secondo centro urbano della regione francese Provence-Alpes-Cote d'Azur (PACA);

non possono essere trascurati né il valore ingegneristico e culturale dell'infrastruttura e delle opere d'arte in essa presenti, né il pregio paesaggistico dei siti che attraversa e mette in comunicazione, così come le peculiari potenzialità che essa può assumere per il mondo sportivo, collegando località in cui sorgono rilevanti impianti di sport invernali, di canoa e di altre attività atletiche;

per queste ragioni, nel contesto delle attività di relazione poste in essere con la costituzione nel 2007 del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) che ha sostanziato il processo di costruzione dell'euroregione Alpes-Mediterranée, costituita dalla Regione autonoma della Valle d'Aosta, dalla Regione Liguria, dalla Regione Piemonte, dalla Regione Provence-Alpes-Cote d'Azur e dalla Regione Rhone-Alpes, nel 2008 è stata firmata una dichiarazione d'intenti fra la Regione PACA e le Regioni Piemonte e Liguria, finalizzata a scongiurare l'abbandono della linea e a rimarcare, viceversa, i vantaggi economici che il suo mantenimento e il suo rilancio possono determinare per i territori interessati;

dal 2009, l'adozione da parte di Rete ferroviaria italiana (RFI) del nuovo sistema di sicurezza è intervenuta a impedire l'interoperabilità fra Trenitalia e la società ferroviaria francese SNCF: ciò ha comportato l'interruzione del collegamento diretto Torino-Cuneo-Limone-Breil-Nizza, da cui è conseguita, nel 2012, la cancellazione di alcune stazioni minori, con i relativi disagi per i pendolari e il depauperamento della funzione sociale della linea;

nonostante nell'ottobre 2012 sia stato firmato un protocollo d'intesa fra le Regioni già firmatarie della dichiarazione d'intenti del 2008, indicante l'obiettivo di valorizzare la linea e reperire i fondi necessari, a partire dal marzo 2013 si è fatta ricorrente e concreta la possibilità di chiusura della linea o, comunque, di suoi importanti tratti, tra cui quello Cuneo-Ventimiglia;

questa eventualità crea viva preoccupazione fra i cittadini delle zone interessate, anche per il danno ambientale che deriverebbe dallo spostamento del traffico da ferro a gomma: un'evenienza in contrasto rispetto all'esigenza, condivisa da tutte le istituzioni europee, di perseguire gli obiettivi di salvaguardia dell'ambiente e della salute, attraverso il contenimento del traffico su gomma e delle sue esternalità negative, e la promozione di un trasporto pubblico sostenibile e di qualità;

a seguito delle iniziative attivate contro tale eventualità, con una mobilitazione che ha coinvolto, dalla primavera scorsa, cittadini, amministratori locali e i parlamentari piemontesi e liguri, impegnati a scongiurare la chiusura della linea, a inizio settembre il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, ha annunciato che in occasione del vertice bilaterale che si terrà a Parigi il prossimo 20 novembre, verrà affrontato anche il problema della Torino-Nizza e della connessa necessaria revisione della convenzione Italia-Francia del 1970,

impegna il Governo:

1) a definire con il Governo francese, già dal vertice bilaterale previsto per il 20 novembre 2013, una road map orientata a perseguire in tempi certi le seguenti priorità: ripristino dell'interoperabilità tra i materiali rotabili italiani e francesi; revisione della convenzione del 1970, con una diversa ripartizione dei costi; rilancio del programma europeo per la sicurezza e gli interventi strutturali;

2) a operare perché RFI sia messa nelle condizioni di assicurare, quanto prima, il pagamento di 27 milioni di euro per la manutenzione della tratta francese, dovuto sulla base della convenzione del 1970 e indispensabile a scongiurare, entro il mese di dicembre 2013, la riduzione a 40 chilometri l'ora della velocità in territorio francese, a causa della mancata messa in sicurezza della linea; ciò avrebbe evidenti ricadute negative in termini di qualità del servizio e di impatto sul movimento dei cittadini e delle merci;

3) ad attivare, d'intesa con il Governo francese, uno specifico tavolo tecnico di lavoro sul rilancio del collegamento ferroviario Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza, coordinato dai Ministeri e costituito, oltre che dalle aziende ferroviarie che gestiscono la rete e il servizio di trasporto nei due Paesi, dalle Regioni Liguria, PACA e Piemonte, nonché dalle istituzioni locali dei territori coinvolti;

4) a restituire informazione sull'esito del vertice bilaterale del 20 novembre e alle determinazioni ivi adottate, relazionando alle competenti Commissioni permanenti.

(1-00151 p. a.)