• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/02048 il decreto ministeriale n. 70 del 1997 ha definito diversi profili professionali sanitari, tra i quali quello di infermiere pediatrico, individuandone altresì i campi di attività e le...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02048presentato daBOCCADUTRI Sergiotesto diGiovedì 3 ottobre 2013, seduta n. 90

BOCCADUTRI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
il decreto ministeriale n. 70 del 1997 ha definito diversi profili professionali sanitari, tra i quali quello di infermiere pediatrico, individuandone altresì i campi di attività e le competenze; con tale decreto ministeriale n. 70 del 1997 si stabilisce, quindi, che l'infermiere pediatrico è una figura professionale a sé stante, e quindi separata da quella dell'infermiere generico;
è tuttavia prevista per coloro che hanno conseguito la laurea infermieristica generale (di cui al decreto ministeriale n. 739 del 1994) – la facoltà si conseguire il master in infermieristica area pediatrica (di cui alla legge n. 43 del 2006), acquisendo così la qualifica di infermiere pediatrico;
tale ultima previsione contraddice, quindi, l'impostazione di cui al decreto ministeriale n. 70 del 1997 con cui si è voluto separare tali due figure professionali di infermiere generico e pediatrico, dando la possibilità al generico di acquisire il titolo di pediatrico mediante un master – di un 1 anno – ma impedendo, di contro, all'infermiere pediatrico di acquisire il titolo di generico, imponendo dunque a quest'ultimo di conseguire un nuovo diploma di laurea di durata triennale, ovvero quello in infermieristica generale;
tale «separazione imperfetta» delle professioni è aggravata dal fatto che in molti casi le strutture sanitarie non bandiscono concorsi per lo specifico profilo professionale – esistente ed espressamente previsto dalla normativa di riferimento – di infermiere pediatrico, ma nella maggior parte dei casi vengono richiesti infermieri generici, alcuni dei quali vengono però adibiti ad infermieri pediatrici (anche senza averne la qualifica);
la mancata indizione di concorsi per tale specifica figura professionale è legata anche alla mancata previsione di tale profilo professionale nell'ambito delle piante organiche delle strutture sanitarie –:
se i Ministri interrogati ritengano opportuno promuovere un riordino dei due citati profili professionali di infermiere generico e pediatrico, optando per una netta separazione degli stessi con conseguente abolizione del master in infermieristica pediatrica, o viceversa inquadrando la figura di infermiere pediatrico quale specializzazione riservata agli infermieri generici, e di conseguenza abolendo il corso di laurea in infermieristica pediatrica, garantendo altresì a quanti hanno già conseguito tale corso di laurea l'equipollenza rispetto al diploma di infermieristica generica, anche eventualmente previo sostenimento di esami integrativi;
se i Ministri ritengano opportuno adottare ogni iniziativa di competenza affinché ciascuna struttura sanitaria introduca nella rispettiva pianta organica il profilo professionale di infermiere pediatrico – in presenza di reparti di pediatria o di servizi sanitari che richiedano o giustifichino tale figura professionale – superando la prassi che vuole la copertura di tali posti con diversi profili professionali di diversa natura, quali gli infermieri generici, al fine di prevedere l'indizione di procedure concorsuali ad hoc per gli infermieri pediatrici. (4-02048)