• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06956 con direttiva datata 19 giugno 2015, pubblicata – dopo il vaglio della Corte dei Conti – sul sito del Dipartimento dell'editoria il 15 settembre 2015 e che entrerà in vigore dal 1o gennaio...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06956presentato daBUTTIGLIONE Roccotesto diMercoledì 11 novembre 2015, seduta n. 519

BUTTIGLIONE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
con direttiva datata 19 giugno 2015, pubblicata – dopo il vaglio della Corte dei Conti – sul sito del Dipartimento dell'editoria il 15 settembre 2015 e che entrerà in vigore dal 1o gennaio 2016, si è stabilito che, «anche in considerazione della riduzione delle risorse disponibili» che, «a partire dall'anno 2016», le agenzie di stampa nazionali per poter stipulare contratti con la Presidenza del Consiglio dei ministri per la fornitura di servizi informativi e giornalistici dovranno avere i seguenti requisiti minimi:
50 giornalisti a tempo indeterminato inquadrati ai sensi dell'articolo 1 del contratto nazionale di lavoro giornalistico (CNLG), mentre prima ne bastavano dieci;
tre sedi sul territorio nazionale;
15 ore di trasmissione al giorno per sette giorni, prima bastavano dodici per cinque giorni;
500 lanci giornalieri;
abbonamenti a titolo oneroso a 30 testate, con la copertura di dieci regioni, prima ne bastavano quindici con copertura di cinque regioni;
tali requisiti potranno essere posseduti, per l'anno 2016, dalle agenzie di stampa anche in associazione tra loro, ma dovranno essere posseduti in proprio a partire dal 2017;
inoltre, secondo la direttiva «tali requisiti sono necessari ma non sufficienti ai fini della stipula dei contratti della Presidenza del Consiglio». Pertanto, per le agenzie di stampa minori rimanere sul mercato è secondo l'interrogante, quasi un azzardo d'impresa, visto che il corrispettivo di questi contratti con la Presidenza del Consiglio non potrà superare il 45 per cento del fatturato delle agenzie dell'anno precedente;
l'agenzia di stampa Il Velino/AGVNews ha dichiarato che non ritiene possibile raggiungere questi requisiti, annunciando la cassa integrazione guadagni straordinaria per tutti i 26 giornalisti già dal mese di novembre 2015, prospettando la seria possibilità del ricorso a partire da gennaio 2016 ai licenziamenti collettivi –:
in quali forme il Governo intenda tutelare i valori costituzionalmente garantiti della libertà di stampa e del pluralismo informativo, con particolare riferimento alla sopravvivenza dell’«informazione primaria» in Italia;
per quali motivi il Dipartimento dell'editoria abbia adottato questa stretta sui fondi fin qui investiti per l'acquisto di servizi informativi e giornalistici dalle agenzie di stampa più piccole;
se non intenda riconsiderare la «direttiva Lotti», posto che fissa parametri al momento in possesso solo di quattro grandi agenzie di stampa e che appare errata una impostazione basata più sulla quantità di informazione che sulla qualità di questa;
come il Governo intenda fronteggiare eventuali crisi nelle altre agenzie di stampa che non dovessero raggiungere quei parametri, che si risolverebbero in danno dei cittadini, ove si consideri che decine di giornalisti finirebbero in cassa integrazione;
cosa intenda fare il Governo per agevolare il ricorso, almeno per il 2016, ad associazioni temporanee d'Impresa tra le piccole agenzie di stampa e se non ritenga opportuno consentire, in quest'ambito, un più ampio lasso di tempo, per consentire alle piccole agenzie giornalistiche di associarsi tra di loro e trovare forme idonee per l'esercizio dell'attività di impresa.
(5-06956)