• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/01628/005 premesso che: l'articolo 5 contiene disposizioni volte ad assicurare il funzionamento di alcune strutture museali; il Museo nazionale dell'emigrazione italiana, inaugurato il...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01628/005presentato daFITZGERALD NISSOLI Fucsiatesto diGiovedì 3 ottobre 2013, seduta n. 90

La Camera,
premesso che:
l'articolo 5 contiene disposizioni volte ad assicurare il funzionamento di alcune strutture museali;
il Museo nazionale dell'emigrazione italiana, inaugurato il 23 ottobre 2009, presso il Vittoriano a Roma, dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con la partecipazioni del Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, e del Ministro per beni e le attività culturali, Sandro Bondi e promosso dal Ministero degli affari esteri con la collaborazione del Ministero per i beni e le attività culturali, rischia la chiusura;
da diversi decenni, i musei delle migrazioni nei Paesi a forte connotazione migratoria – dal Memorial do Imigrante di Sao Paulo, al Museo d'immigrazione di Melbourne a quello di Ellis d'Island a New York – sono strumenti d'informazione e di sensibilizzazione della società sul ruolo di risorsa e di novità interculturale che il migrante svolge sia nelle società di insediamento che in quelle di origine. Il museo rappresenta l'elemento capace di mettere in relazione il passato e il presente, la memoria storica e la comprensione della realtà, l'appartenenza identitaria locale, regionale e nazionale e l'incontro con le molteplici appartenenze culturali presenti nelle società plurali;
il Museo nazionale dell'emigrazione italiana, lungamente e fortemente richiesto dagli emigrati italiani e dalle loro associazioni rappresentative, intende offrire un quadro di unità nazionale ad una variegata esperienza di emigrazione vissuta su scala regionale e locale e contraddistinta da molteplici specificità;
dal giorno della sua inaugurazione, il 23 agosto 2009, anche grazie alla centralità e al consolidato richiamo storico-culturale del Vittoriano, il Museo ha accolto, gratuitamente per decisione governativa, circa 1 milione di persone l'anno. Durante la settimana numerose scolaresche accompagnate dai loro insegnanti hanno potuto ripercorrere l'itinerario storico-cronologico del fenomeno migratorio secondo la scansione presente al MEI, riscoprendo così gli elementi caratteristici di quello che dagli studiosi è stato definito «il più grande esodo di un popolo durante la modernità». Inoltre, soprattutto nei week-end, sono stati, invece, i singoli, le famiglie ed i gruppi organizzati, molti dei quali provenienti dall'estero, ad usufruire del percorso museale del Museo e a contribuire all'aumento dei flussi turistici verso il nostro Paese, rinvigorendo il cosiddetto turismo di ritorno dei tanti italiani sparsi nel mondo;
tale consistente afflusso di visitatori, specie di giovani studenti, è la prova più convincente della necessità e dell'importanza di un luogo della memoria aperto al futuro che è, attualmente, incarnato nei padiglioni del MEI, la cui localizzazione definitiva e la stabile copertura finanziaria meritano di essere garantiti;
il disegno di legge «Disposizioni per l'organizzazione e il funzionamento del Museo nazionale dell'emigrazione italiana» (1317), a prima firma Fitzgerald Nissoli, va incontro alla necessità di dare una stabile organizzazione al MEI e garantirne la sopravvivenza;
lo stanziamento una tantum ha coperto la realizzazione ed il funzionamento del Museo sino a fine 2011; ora la mancata copertura finanziaria stabile, in assenza di ulteriori provvedimenti legislativi, volti a garantire il funzionamento del Museo negli anni a venire, rischia di determinare la chiusura e lo smantellamento di quanto realizzato, con importante impegno intellettuale e notevole onere economico,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di intervenire, con urgenza, per garantire che il Museo nazionale dell'emigrazione italiana, per l'alto valore culturale e morale della sua azione, possa fruire di una sede definitiva e di appositi finanziamenti da parte dello Stato.
9/1628/5. Fitzgerald Nissoli, Preziosi, Rabino, Galgano.