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Atto a cui si riferisce:
C.4/05897 i dati e le analisi contenute nel rapporto annuale sull'economia calabrese redatto dalla sezione regionale della Banca d'Italia testimoniano – ancora una volta e se mai ce ne fosse stato...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 14 settembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 481
4-05897
presentata da
BARBANTI Sebastiano

Risposta. — Nell'atto ispettivo in esame, l'interrogante, con riferimento alla richiesta, secondo lo stesso interrogante: «sconsiderata», di esporre all'Expo 2015 i bronzi di Riace, conservati, in una sala con particolari condizioni microclimatiche, nel Museo nazionale archeologico di Reggio Calabria, chiede di conoscere quali iniziative il Governo intenda assumere per evitare «qualsiasi tipo di trasbordo dei bronzi di Riace dal museo di Reggio Calabria a qualsiasi altro tipo di sede museale e/o espositiva diversa da quella attuale» e se sia «altresì intenzione del Governo adottare ogni iniziativa utile a sostenere, favorire e rilanciare la fruibilità del patrimonio artistico custodito all'interno del Museo archeologico di Reggio Calabria».
Con riguardo alla prima questione, si informa che, immediatamente dopo aver ricevuto la formale richiesta di prestito, da parte del presidente della regione Lombardia, relativa alla possibilità di esporre i Bronzi di Riace, in occasione dell'expo 2015 di Milano, è stata istituita, con decreto ministeriale dell'8 settembre 2014, una commissione scientifica per verificare la trasportabilità delle due sculture in bronzo del V secolo a.C., conservate presso il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Alla commissione, investita di competenza esclusivamente scientifica, è stato assegnato il compito di stabilire se, ed eventualmente a quali condizioni, le statue fossero trasportabili senza pregiudizio alcuno per la loro integrità e conservazione.
La commissione è stata composta da: professor Giuliano Volpe, ordinario di archeologia all'università di Foggia, presidente; dottoressa Simonetta Bonomi, soprintendente per i beni archeologici della Calabria; architetto Gisella Capponi, direttrice dell'istituto superiore per la conservazione e il restauro; ingegner Gerardo De Canio, responsabile del laboratorio dell'unità tecnica «Tecnologia dei materiali» dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea); dottor Stefano De Caro, direttore dell’International centre for the study of the preservation and restoration of cultural property (Iccrom); dottor Daniele Malfitana, direttore dell'Istituto per i beni archeologici e monumentali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr); professor Bruno Zanardi, associato di teoria e tecnica del restauro all'università di Urbino.
Durante i suoi lavori, la commissione ha esaminato tutta la documentazione disponibile sui restauri effettuati nel corso degli anni e tutte le indagini scientifiche, da quelle relative agli esiti di invasivi micro-carotaggi, alle gammagrafie, alle radiografie. Ne è emersa l'esistenza di vari problemi conservativi nelle sculture; la presenza di numerose e diffuse micro-fessure; problemi di tenuta delle saldature antiche che hanno causato un indebolimento della tenuta strutturale del «sistema statua».
Pertanto, la commissione scientifica ha espresso, unanimemente, parere negativo alla trasportabilità dei Bronzi di Riace e ha sconsigliato di sottoporre le due sculture greche ad un nuovo spostamento, non potendo escludere «un pregiudizio alcuno per la loro integrità e conservazione».
Di conseguenza, non è stata accolta la richiesta della regione Lombardia di concedere in prestito temporaneo i bronzi di Riace per esibirli all'Expo 2015.
In relazione al secondo quesito sollevato dall'interrogante, si assicura che il Ministero ha in corso di attuazione importanti interventi, sicuramente utili a sostenere, favorire e rilanciare la fruibilità del patrimonio artistico custodito all'interno del Museo archeologico di Reggio Calabria, nonché lo sviluppo turistico dell'intera area.
Nel Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, di cui è attualmente visitabile solo il pianoterra con la sala dei bronzi, sono in avanzato corso di esecuzione i lavori di allestimento museografico e museologico e di completamento degli impianti tecnologici, diretti a garantire la completa riapertura e fruizione del museo. Gli interventi sono stati affidati con un appalto di progettazione esecutiva ed esecuzione di lavori, previsto tra gli interventi ex articolo 48 della legge regionale n. 47 del 2011 e gravante sul Por Calabria, Fesr 2007-2013 per euro 5.000.000,00.
Inoltre, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171, di riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria è stato distaccato dalla soprintendenza archeologia della Calabria, dotato di autonomia speciale, quale museo di rilevante interesse nazionale (articolo 30 del decreto citato), ed elevato al rango di ufficio dirigenziale non generale.
In forza della riconosciuta autonomia, il Museo sarà dotato di autonomia tecnico-scientifica ed avrà un proprio statuto, un proprio bilancio, un direttore, un consiglio di amministrazione, un comitato scientifico e un collegio di revisori dei conti.
Il Museo svolgerà funzioni di tutela e valorizzazione delle raccolte in consegna, assicurandone e promuovendone la pubblica fruizione.
Per la scelta del direttore del Museo di Reggio Calabria, come dei direttori degli altri musei dotati di autonomia speciale, è stata bandita una selezione internazionale, aperta a candidature sia italiane che estere.
Una commissione, composta da esperti di chiara fama nel settore del patrimonio culturale, sta esaminando le domande pervenute e terminerà i propri lavori entro il 14 agosto 2015, indicando i nominativi cui affidare la direzione delle più importanti istituzioni museali statali italiane, tra cui quella di Reggio Calabria.
È da ritenersi che le iniziative messe in capo siano in grado di consentire il rilancio del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, contribuendo, anche, come auspicato dall'onorevole interrogante, allo sviluppo culturale e turistico dell'intera area e della regione Calabria.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo: Francesca Barracciu.