• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11155 da notizie di stampa pubblicate dal quotidiano Il Piccolo si è appreso della decisione della Commissione europea di fissare, con misura provvisoria, l'applicazione di una tassa pari al 32 per...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11155presentato daSAVINO Sandratesto diMartedì 17 novembre 2015, seduta n. 523

SANDRA SAVINO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
da notizie di stampa pubblicate dal quotidiano Il Piccolo si è appreso della decisione della Commissione europea di fissare, con misura provvisoria, l'applicazione di una tassa pari al 32 per cento sulle tubazioni che vengono importate dall'India per poi essere lavorate e rivendute in Europa;
la decisione dell'Unione europea risponde alla norma antidumping che rimanda al principio in base al quale risulta vietato importare dei condotti ad un prezzo inferiore rispetto, a quello individuato dalla ditta produttrice per rivenderli sul mercato interno;
la città di Trieste ospita la Jindal Saw Italia, una struttura produttiva europea del gruppo Jindal fondata nel 2011, che si dedica alle tubazioni in ghisa sferoidale il cui stabilimento copre un'area di complessivi 49.000 metri quadri, di cui 16.000 sono coperti; nell'ambito del gruppo, Jindal Saw Italia ha la responsabilità dell'intero mercato europeo e rappresenta una delle realtà più importanti del settore a livello continentale;
lo stabilimento triestino non è un semplice magazzino di stoccaggio, come risulta invece per altre fattispecie sottoposte all'attenzione della Commissione europea, ma è sede di lavorazione del materiale «grezzo» importato dall'India prima che si proceda alla vendita del prodotto finito. In Italia quindi si realizza un'attività di natura manifatturiera e non di semplice custodia;
a seguito della disposizione introdotta dall'Unione europea, il gruppo Jindal ha inviato una puntuale nota al Ministero dello sviluppo economico, per chiedere l'intervento del Governo nelle sedi opportune al fine di ottenere una riduzione dell'imposta, pari almeno al 16 per cento, tassa stabilita dall'Unione europea per un altro operatore del settore, la Electrosteel; in caso contrario, il gruppo ha rappresentato la concreta possibilità della chiusura dello stabilimento triestino con conseguente perdita di occupazione per i 78 lavoratori attualmente impiegati –:
quali iniziative urgenti di competenza intendano assumere, anche in sede europea, i Ministri interrogati, per salvaguardare i 78 posti di lavoro della Jindal Saw Sertubi che, in un territorio economicamente asfittico come quello triestino, rappresentano un patrimonio occupazionale di difficilissima riconversione, al fine di ridurre la pesante tassazione, così come è stato già fatto in altri casi analoghi.
(4-11155)