• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/07005 il comune di Follonica è titolare di due concessioni in uso per due appezzamenti di terreno demaniale adibiti a parco pubblico, ubicati nelle Pinete di Ponente e di Levante, in forza delle...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07005presentato daGAGNARLI Chiaratesto diMartedì 17 novembre 2015, seduta n. 523

GAGNARLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
il comune di Follonica è titolare di due concessioni in uso per due appezzamenti di terreno demaniale adibiti a parco pubblico, ubicati nelle Pinete di Ponente e di Levante, in forza delle convenzioni amministrative (Rep. 346 e 347) stipulate con il Corpo forestale dello Stato in data 20 aprile 2009, scadute in data 31 luglio 2015 e non ancora rinnovate;
l'articolo 4 delle predette convenzioni prevede che, entro otto mesi dalla naturale scadenza delle convenzioni, il comune possa fare esplicita richiesta di rinnovo, richiesta avvenuta con nota Prot. n. 33795 del 24 novembre 2014;
nella stessa nota il comune fa presente che, ai fini del rinnovo, sarebbe necessario stabilire un percorso sinergico e collaborativo per la valutazione congiunta delle problematiche che nel corso del rapporto concessorio sono emerse in ordine alla gestione, in particolare della Pineta di Ponente, che rendono indispensabile una rivalutazione ed approfondimento dei contenuti e delle condizioni contrattuali, posto che il patrimonio arboreo all'interno del Tombolo di Ponente si presenta al termine del periodo di vita e che renderà necessario, nell'arco del prossimo decennio, l'abbattimento e la sostituzione di tutti gli esemplari adulti presenti;
lo stesso ufficio comunale stima una rimozione programmata di circa 600 unità a cui vanno aggiunti i lavori di rifacimento dei vialetti e l'illuminazione per i quali lo stesso comune ha avviato un piano complessivo che porterebbe, nell'arco della durata della nuova eventuale concessione, ad un investimento di circa 500 mila euro, la metà dei quali stimati per la rimozione e sostituzione delle essenze arboree. Tali costi, spettanti al comune in base alle disposizioni della convenzione scaduta, rappresentano per lo stesso una spesa considerevole;
a seguito della nota Prot. n. 33795 del 24 novembre 2014 ad oggi alla interrogante non risulta esserci alcun piano preciso di recupero della pineta in parola, subordinato agli esiti dei futuri accordi che si andranno a stipulare tra l'amministrazione comunale ed il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali –:
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno attivare un confronto tra le parti finalizzato alla rivisitazione e modifica di alcuni aspetti del rapporto concessorio previsto dall'attuale convenzione scaduta che tenga conto delle rispettive finalità istituzionali, delle responsabilità gestionali, delle competenze in materia di manutenzione ordinaria e straordinaria e delle incombenze economiche delle parti, finanche prevedendo un reinvestimento dei canoni concessori pagati dal comune, al fine di garantire una corretta gestione e valorizzazione del bene pubblico.
(5-07005)