• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/02111/040/ ... in sede di esame del disegno di legge Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato legge di stabilità 2016, premesso che: gli anziani in Italia...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2111/40/05 presentato da CRISTINA DE PIETRO
martedì 17 novembre 2015, seduta n. 492

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato legge di stabilità 2016,
premesso che:
gli anziani in Italia risultano spesso vulnerabili sia sotto il profilo economico sia sotto l'aspetto della salute, senza contare una crescente fragilità degli equilibri all'interno del tessuto familiare e sociale nazionale;
l'articolo 32 della Costituzione, sancisce che: "da Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti";
dalla lettura in particolare degli articoli 24, 25 e 30 del disegno di legge in esame si evince una rinnovata attenzione alle fasce più deboli della società, mirando al contempo una più razionale gestione delle risorse a disposizione del Servizio sanitario nazionale;
attraverso l'articolo 25 del disegno di legge in esame, lo stanziamento del Fondo per le non auto sufficienze, di cui all'articolo 1, comma 1264 della legge n. 296 del 2006, risulta incrementato di 150 milioni di euro annui a decorrere dal 2016;
considerato che:
la vita media in continuo aumento e una situazione di persistente bassa fecondità fanno risultare l'Italia ai primi posti tra i Paesi con più alte percentuali di persone anziane al mondo;
secondo l'ISTAT, si conferma la tendenza all'aumento della popolazione anziana (65 anni e oltre) arrivano al 21,7 per cento alla popolazione, aumentano parallelamente i così detti "grandi vecchi" (80 anni e più) che crescono ogni anno di un punto decimale e al 31 dicembre 2014 giungono al 6,5 per cento della popolazione, inoltre all'interno di tale categoria le persone ultracentenarie in vita risultano essere 19.000 (3.000 uomini e 16.000 donne), numero quasi triplicato negli ultimi dieci anni;
per quanto concerne la dimensione territoriale, sia pure con sfumature differenti, l'età media è elevata in tutte le regioni italiane;
la Liguria risulta essere la regione con il triste primato del maggiore squilibrio nel rapporto tra giovani e popolazione anziana registra infatti il dato record del 28 per cento di anziani a fronte di una popolazione fino ai 14 anni che arriva a stento a un 11,5 per cento;
complessivamente, al 1º gennaio 2014, in Italia ci sono 154,1 anziani ogni 100 giovani, dato che incide sulle dinamiche sociali e non ultimo economiche del Paese;
considerato inoltre che:
in un contesto demografico, come quello italiano, caratterizzato da questo continuo innalzamento dell'età media e di conseguenza dalla crescita esponenziale della popolazione anziana, creare condizioni per garantire a chi è anziano una vita dignitosa e "socialmente attiva deve essere percepita come una priorità strategica da parte dello Stato;
risulta necessario sostenere chi si prende cura delle persone anziane a livello familiare, consentendo a questi ultimi di condurre una vita il più possibile "normale", in un ambiente accogliente come quello domestico e generando, al contempo, un importante contenimento dei costi sanitari;
tenuto conto che:
l'allungamento della vita implica infatti un inevitabile maggior rischio di disturbi afferenti alla sfera della salute e come messo in luce da associazioni di categoria, nel lungo termine sarà necessario immaginare e attuare un complessivo ripensamento del funzionamento del sistema sanitario altrimenti si andrà incontro a un verosimile default dello stesso, a fronte di una crescita progressiva della popolazione anziana che già oggi assorbe il 67,5 per cento delle risorse della spesa sanitaria nazionale;
secondo l'Atto di indirizzo per il 2015 del sistema della Salute, tra le grandi sfide assistenziali con cui oggi si confronta il Servizio Sanitario Nazionale, si annovera l'elevata presenza di anziani e grandi anziani;
impegna il Governo a:
a) Attuare specifiche misure in favore di persone che decidano di fornire assistenza a parenti o affini anziani, anche attraverso una prima fase di sperimentazione avente dimensione regionale o ristretta a un nucleo di comunità locali, in particolare:
introdurre agevolazioni fiscali per la persona che scelga di assistere il parente o affine entro il terzo grado che abbia compiuto almeno ottant'anni e che sia in possesso dei seguenti requisiti: l'essere non titolare di reddito ovvero possessore di una situazione economica corrispondente a un valore ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 25.000 euro annui e convivente da almeno sei mesi;
incentivare il part-time, prevedendo che i lavoratori dipendenti che assistano un parente o affine in possesso dei menzionati requisiti possano richiedere al datore di lavoro la trasformazione reversibile del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale in misura non superiore al 50 per cento e per un periodo massimo di due anni;
b) Elaborare una strategia di lungo termine e un piano di azione nazionale al fine di assicurare un sistema di garanzie e di servizi che consentano agli anziani di vivere dignitosamente e risultare il più possibile parte attiva del tessuto sociale;
c) garantire adeguata assistenza sanitaria agli anziani nel rispetto delle attuali istanze per una più razionale gestione delle risorse a disposizione del Servizio sanitario nazionale.
(0/2111/40/5)
DE PIETRO, URAS, ANITORI, SIMEONI, MUSSINI, ORELLANA, CASALETTO, MOLINARI, MASTRANGELI, BIGNAMI