• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/02111/108/ ... in sede di esame del disegno di legge Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016), premesso che: dalla lettura del Titolo VI...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2111/108/05 presentato da CRISTINA DE PIETRO
martedì 17 novembre 2015, seduta n. 492

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016),
premesso che:
dalla lettura del Titolo VI (Misure di razionalizzazione della spesa pubblica), in particolare del Capo I (Efficientamento della spesa per acquisti) e del Capo III (Efficientamento della spesa dei Ministeri e delle società pubbliche), del disegno di legge in esame emerge la volontà di attuare interventi di razionalizzazione e riduzione delle spese promuovendo un utilizzo sempre più efficace ed efficiente delle risorse già a disposizione;
considerato che:
sin dal 2008 la crisi finanziaria si è trasmessa all'economia reale spingendo l'Unione europea a prendere importanti decisioni, come una generale revisione della propria governance allo scopo di rafforzare gli strumenti e le procedure per una più rigorosa politica di bilancio, garantire la solidità finanziaria dell'area europea e rilanciare le proprie prospettive di sviluppo. In tale direzione si sono susseguiti i seguenti interventi: la riforma del patto di stabilità e crescita e la firma del trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance dell'Unione economica e monetaria, il cosiddetto fiscal compact (o patto di bilancio), sottoscritto a Bruxelles il 2 marzo 2012 da venticinque Stati dell'Unione europea in materia fiscale, in particolare, il fiscal compact introduce la regola del pareggio di bilancio;
l'Italia con la legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1 recepisce nel proprio ordinamento la regola deI pareggio di bilancio così come prescritto a livello europeo (si veda il Patto di stabilità e crescita e le modifiche introdotte nel 2011 con il six pack e fiscal compact);
con la successiva legge 24 dicembre 2012, n. 243, si arriva a disciplinare il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l'equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci pubblici e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni, nonché degli altri aspetti trattati dalla legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1;
infine l'articolo 21 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, rubricato "Disposizioni transitorie e finali", autorizza una "sperimentazione" anche attraverso un'apposita attività di simulazione, degli effetti derivanti dall'adozione di un bilancio dello Stato "a base zero" e dal superamento del criterio della spesa storica in termini di rafforzamento del ruolo programmatorio e allocativo del bilancio";
nello specifico la legge 24 dicembre 2012, n. 243 prevede che tale attività di sperimentazione venga svolta dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e che il Ministro dell'economia e delle finanze presenti alle Camere una relazione in merito a tale attivi nella quale dovranno essere esaminate le possibili conseguenze per il sistema di contabilità e finanza pubblica derivanti dall'adozione di un bilancio "a base zero";
tenuto conto che:
concretamente nel cosiddetto budget "base zero", alla prassi di giustificare stanziamenti di spesa sulla base delle richieste di incremento delle risorse da parte delle amministrazioni, dando per scontata la necessità di riattribuire interamente le risorse allocate nell'esercito precedente, si sostituisce un meccanismo in cui i centri di spesa sono invece tenuti a giustificare la richiesta di un nuovo - budget sulla base di una nuova valutazione, tenendo conto dei reali "costi standard" che devono essere sostenuti con efficienza;
il punto di partenza diventa quindi zero, con l'implicazione che i modelli passati di spesa non sono più considerati come un punto fisso di partenza;
si ricorda inoltre che è possibile usare delle versioni meno rigide del budget" a base zero" rispetto al modello, creando un ibrido con il metodo in questione,
valutato infine che:
l'ordine del giorno G/1211/1/3 Tab. 6 (testo 2) a prima firma DE PIETRO del 29 ottobre 2013 approvato dalle Camere in sede di discussione del disegno di legge di bilancio 2014 ha impegnato il Governo a intraprendere una specifica attività di simulazione degli effetti derivanti dall'adozione di detto strumento da parte del Ministero degli Affari esteri, anche usando delle versioni meno rigide del tradizionale modello di budget "a base zero";
il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha successivamente presentato una Relazione sulla sperimentazione del bilancio a base zero ai sensi dell'articolo 21 della legge 24 dicembre 2012, n. 243;
dalla relazione risulta che una delle caratteristiche di maggiore interesse del bilancio "a base zero", anche nella prospettiva di un processo permanente di analisi e revisione della spesa, sia rinvenibile nella particolare attenzione riservata alla misurazione dei prodotti e dei servizi erogati e nella capacità di richiamare i livelli manageriali delle amministrazioni a un più incisivo ruolo di programmazione. I responsabili dei centri amministrativi, infatti, in tale prospettiva dovranno essere in grado di indicare quali attività. e programmi di spesa sono considerati prioritari in relazione alle linee- direttive di azione amministrativa e di fornire soluzioni organizzative alternative, che ne garantiscano l'attuazione a parità di livello di servizio;
impegna il governo a:
adottare ogni iniziativa utile, nel rispetto di quanto stabilito dalla legge 24 dicembre 2012, n. 243, al fine di portare avanti l'attività di simulazione ivi prevista, provvedendo, ad adottare una specifica attività di simulazione degli effetti derivanti dall'adozione di un bilancio "a base zero" da parte dei Dicasteri che dichiarassero la loro disponibilità al Ministero dell'Economia e delle Finanze.
(0/2111/108/5)
DE PIETRO, URAS, SIMEONI, MUSSINI, ORELLANA, CASALETTO, MOLINARI, MASTRANGELI, BIGNAMI