• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11194 a seguito della segnalazione inviata da «Il Fatto Alimentare» al Ministero della salute sulla vendita in Italia di olio di palma vergine contaminato da un colorante cancerogeno e genotossico...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11194presentato daZACCAGNINI Adrianotesto diGiovedì 19 novembre 2015, seduta n. 525

ZACCAGNINI. — Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
a seguito della segnalazione inviata da «Il Fatto Alimentare» al Ministero della salute sulla vendita in Italia di olio di palma vergine contaminato da un colorante cancerogeno e genotossico (Sudan IV), il sistema di allerta rapido europeo (RASFF) ha allettato le autorità sanitarie regionali, invitandole a fare accertamenti per ritirare i prodotti interessati;
il livello d'allarme è alto perché c’è un precedente simile che avvenne nel 2003-2004, in cui centinaia di prodotti italiani furono ritirati perché contaminati dal Sudan I, un colorante simile al Sudan IV;
secondo le informazioni rese note da Bruxelles, si tratterebbe di olio di palma proveniente dal Ghana, importato dall'Olanda. I Paesi interessati sono 10, ossia: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Ghana, Irlanda, Olanda e Spagna;
i valori di contaminante oscillano da 596 a 1210 ~g/kg – ppb;
il caso è scoppiato quasi un mese fa, il 21 ottobre 2015, quando la Food and Drugs Authority del Ghana ha invitato i consumatori a non utilizzare l'olio di palma, dopo che le analisi condotte dall'Autorità per la sicurezza alimentare su 50 campioni venduti nei maggiori mercati della regione della capitale Accra hanno rilevato la presenza, nel 98 per cento dei casi, del colorante genotossico e potenzialmente cancerogeno Sudan IV, di solito usato per dare una certa tonalità rossastra a solventi, cere, oli e lucido per scarpe;
il problema coinvolge anche l'Europa e l'Italia, perché confezioni di olio di palma rosso sono esportate e vendute via internet e nei negozi etnici. In Gran Bretagna, ad aprile, è stato ritirato dal commercio un olio di palma senza etichetta del Ghana venduto da Kemtoy Miyan Cash & Carry. A luglio 2015, la stessa sorte ha interessato un altro lotto proveniente dal Ghana, marchiato Zdomi, commercializzato da Fovitor International, per la presenza di Sudan IV. Un'inchiesta avviata dalle autorità del Ghana sul Fovitor Zdomi Palm Oil ha scoperto che il fornitore, Miva Lifeline Limited, non aveva chiesto l'autorizzazione per esportare nella Unione europea, dove è richiesta l'assenza del Sudan IV;
su internet sono acquistabili diverse marche di prodotti con olio di palma: pochi giorni fa c’è stato un altro caso. Il 30 ottobre 2015 il sistema rapido di allerta europeo (Rasff) ha segnalato in Francia la vendita di olio di palma del Ghana proveniente dall'Olanda, con il colorante Sudan IV;
«Il Fatto Alimentare» ha segnalato al Ministero della salute, Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, la presenza di diverse marche di olio di palma provenienti dal Ghana acquistabili da siti internet in lingua italiana, chiedendo in via precauzionale la sospensione delle importazioni di olio di palma dal Ghana. L'invito a non utilizzarlo dovrebbe essere rivolto anche a industrie, ristoratori e consumatori sino a che non saranno disponibili i risultati delle analisi di questi prodotti, per verificare l'eventuale presenza del colorante Sudan IV –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti descritti in premessa e, in caso affermativo, quali iniziative hanno posto o intenderanno porre in essere per salvaguardare la salute pubblica;
se in Italia siano stati importati quantitativi di olio di palma contaminato dal Sudan IV proveniente dal Ghana e, nel caso ciò sia avvenuto, quali siano stati i controlli avviati finora al fine di determinare la presenza dell'olio di palma vergine sia in purezza, che come ingrediente, nei preparati delle industrie agroalimentari;
se i Ministri interrogati non ritengano urgente assumere iniziative, per quanto di competenza, per bloccare, in via precauzionale, le vendite on line di olio di palma vergine proveniente dal Ghana e comunque anche da quei Paesi che non garantiscono gli stessi standard di qualità e sicurezza alimentare del sistema italiano, finché non sia stato preventivamente appurato la presenza del Sudan IV o altri prodotti genotossici nell'olio di palma utilizzato nella nostra filiera di produzione e consumo. (4-11194)