• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11226 in data 15 novembre 2015, la trasmissione televisiva «Report», in onda su Rai3, ha trasmesso un reportage avente a oggetto il caso di alcuni soggetti italiani incaricati di addestrare milizie...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11226presentato daSIBILIA Carlotesto diLunedì 23 novembre 2015, seduta n. 527

SIBILIA, MANLIO DI STEFANO, DI BATTISTA, SPADONI, GRANDE, DEL GROSSO e SCAGLIUSI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
in data 15 novembre 2015, la trasmissione televisiva «Report», in onda su Rai3, ha trasmesso un reportage avente a oggetto il caso di alcuni soggetti italiani incaricati di addestrare milizie nel Corno d'Africa;
da anticipazioni del contenuto dell'inchiesta giornalistica, consultabili sul sito della Rai, emergono le dichiarazioni rese da un trafficante di armi italiano, che, in base a quanto riferito dal giornalista Rai, Giorgio Mottola, nel servizio, avrebbe condotto «trattative riservate in Africa e in Medio Oriente» e per tale ragione sarebbe «in contatto con i servizi segreti di vari Paesi»;
secondo tali dichiarazioni, l'Italia avrebbe «armato l'ISIS a sua insaputa armando la Siria di Assad e addestrando le sue milizie che poi sono passate all'ISIS»;
in particolare, il trafficante ha fatto riferimento a un episodio che si sarebbe verificato nel mese di febbraio 2015, quando «i militari sotto la guida dei nostri Servizi hanno addestrato nello Yemen un centinaio di combattenti arabi da utilizzare contro l'ISIS, peccato però che finito l'addestramento, nel giro di 36 ore, i combattenti si sono dileguati e si sono arruolati nelle milizie dell'ISIS»;
la fonte ha aggiunto inoltre che «in Italia c’è una struttura clandestina composta anche da trafficanti di armi che è stata incaricata da un somalo di addestrare delle milizie per finalità sconosciute» –:
se il Governo sia a conoscenza dell'episodio riguardante l'addestramento di alcuni combattenti da parte dell'Italia poi passati tra le fila dell'ISIS;
se il Governo intenda smentire o confermare l'impiego di contingenti italiani, a qualsiasi titolo, presenti in Yemen e nell'area del Corno d'Africa con tale finalità;
quali siano gli elementi di valutazione che hanno portato alla determinazione della scelta di realizzare programmi di addestramento a favore di forze militari o di polizia nell'ambito di Paesi terzi, con particolare riferimento a quelli in contesti geopolitici caratterizzati da forte instabilità;
se le attività di addestramento di combattenti, qualora confermate, si siano svolte a seguito di accordi multilaterali o sotto l'egida di organizzazioni internazionali o se, al contrario, si siano svolte sulla base di accordi bilaterali tra l'Italia e i suddetti Paesi. (4-11226)