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Atto Senato

Ordine del Giorno 9/2111/16 presentato da EMANUELA MUNERATO
venerdì 20 novembre 2015, seduta n. 540

Il Senato,
in sede di discussione del disegno di legge di stabilità per il 2016;
premesso che:
il comma 1 dell'articolo 19 interviene per risolvere la problematica inerente il regime sperimentale di accesso pensionistico cosiddetto "opzione donna";
tale regime, si ricorda, era stato introdotto dalla legge n.243/2003 per consentire alle donne che avevano maturato 57 anni di età se lavoratrici dipendenti, ovvero 58 se autonome, e 35 anni di contributi di conseguire il diritto alla pensione ma col calcolo interamente contributivo;
la circolare dell'Istituto nazionale della previdenza sociale n. 35 del 2012, interpretando in maniera restrittiva la salvaguardia di tale facoltà di accesso prevista dalla riforma Fornero, ha imposto che la decorrenza del trattamento pensionistico si collochi entro il 31 dicembre 2015 e, quindi, non più soltanto la maturazione della sola anzianità anagrafica e contributiva richiesta;
di fatto tale circolare è come se avesse retrocesso il termine ultimo per utilizzare la facoltà opzione donna al 2014 invece che al 2015;
l'intervento normativa recato dal succitato comma 1 dell'articolo 19 del provvedimento in esame, quindi, non costituisce una proroga al 2016 del regime sperimentale, ma piuttosto una compromesso con l'Inps;
impegna il Governo:
a rivedere le finalità di cui al comma 1 dell'articolo 19 del provvedimento in esame, consentendo anche alle nate nell'ultimo trimestre del 1958 di poter accedere alla facoltà prevista dal comma 9, dell'articolo 1, della legge n. 243 del 2003, onde evitare un'evidente ed ingiusta discriminazione tra soggetti nati nello stesso anno solare.
(numerazione resoconto Senato G19.103)
(9/2111/16)
MUNERATO, BELLOT, BISINELLA