• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.9/02111/026 in sede d'esame del disegno di legge recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016) (AS 2111)"; premesso che: al comma...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/2111/26 presentato da SARA PAGLINI
venerdì 20 novembre 2015, seduta n. 540

Il Senato,
in sede d'esame del disegno di legge recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016) (AS 2111)";
premesso che:
al comma 7 dell'articolo 27 del provvedimento in esame sono state inserite disposizioni in merito alla bonifica di siti industriali inquinati;
considerato che:
sono ormai note le conseguenze sulla salute dei lavoratori a seguito dell'esposizione e lavorazione delle fibre di amianto;
secondo medici, magistrati ed esperti che si occupano da anni della questione dell'amianto, il picco delle morti per mesiotelioma e tumori collegati all'amianto è prevedibile fra il 2020 e il 2025;
l'Ansaldo Breda di Pistoia è una delle più importanti aziende metalmeccaniche europee per la costruzione di mezzi per la mobilità su rotaia;
è ormai acclarato ed è stato in parte già riconosciuto per alcune categorie di lavoratori il caso delle conseguenze della lavorazione dell'amianto presso lo stabilimento Ansaldo Breda;
considerato inoltre che:
per quanto riguarda il caso dell'Ansaldo Breda è emerso che nel 1995, alla luce dei numerosi decessi di lavoratori Breda per mesotelioma pleurico (tumore specificamente causato dalle inalazioni di polveri di amianto) e altri tumori correlati alla lavorazione dell'amianto, sia iniziato il percorso per il riconoscimento all'esposizione dei lavoratori in base alla legge n. 257 del 1992 e successive modifiche;
nell'aprile 1995 dall'INAIL territoriale di Pistoia viene rilasciata una certificazione che attesta che nei processi produttivi aziendali venivano previste fasi che prevedevano la lavorazione dell'amianto e il contatto dei lavoratori con prodotti che lo contengono;
è storicamente provato e confermato anche in recenti pubblicazioni sull'argomento, che presso la Breda di Pistoia sono stati usati materiali contenenti fibre d'amianto a partire dalla fine degli anni 50;
si trovano riscontri sull'uso dell'amianto nei progetti, nelle tecniche costruttive e nelle componenti delle carrozze assemblate nello stabilimento, oltre che testimonianze relative ad interventi di manutenzione del tetto dello stabilimento dove a partire dagli anni 70 è stato spiazzato impasto di polvere di asbesto e collante, tuttora rinvenibile in percentuali non trascurabili in alcune strutture che sorreggono il tetto;
considerato altresì che:
la direttiva 83/478/CEE interviene sull'amianto che viene classificato tra le sostanze e preparati pericolosi per la salute;
soltanto nel 1985 la dirigenza aziendale avrebbe ordinato una verifica sullo stato di sicurezza del tetto dei capannoni dello stabilimento di Pistoia;
l'attività di rimozione e sostituzione della copertura del tetto comincia nel 1986. Gli anni di lavoro più intenso sono il periodo dall'ottobre del 1987 all'aprile del 1991, quando la Breda esegue le lavorazioni di sostituzione di 130.000 metri quadrati di eternit costituenti la copertura del tetto dello stabilimento per motivi igienico-sanitari e per adeguare il luogo di lavoro alle disposizioni europee in materia di sicurezza;
i suddetti lavori sono stati svolti senza l'interruzione del normale ciclo produttivo e senza che i lavoratori venissero muniti dell'equipaggiamento di protezione utile ad evitare danni alla salute e senza che fossero informati del reale pericolo costituito dall'esposizione alle polveri d'amianto;
il 15 giugno 1988 l'Unità sanitaria locale n. 8 "Area pistoiese" registra, a seguito di un sopralluogo presso la Breda costruzioni ferroviarie di Pistoia, la seguente situazione di pericolosità: "oltre che ai container dove vengono depositati i fogli di eternit integri è risultato che nel piazzale posto a Sud dello stabilimento vengono accatastati e stoccati grandi quantità di eternit spezzato e frantumato. Detto materiale sottoposto all'azione degli agenti atmosferici, rimosso e accatastato con l'uso di mezzi meccanici e successivamente caricato per il trasporto a discarica, favorisce un notevole spolveramento con conseguente liberazione di polveri che possono assumere carattere di pericolosità";
dal 1996 i lavoratori hanno fatto ricorso all'autorità giudiziaria sia per l'accertamento delle lavorazioni eseguite nello stabilimento, sia per verificare le conseguenze dell'esposizione derivante dallo smantellamento del tetto;
ad oggi, il periodo di riconoscimento dell'esposizione all'amianto si è fermato al 1990 con l'atto di indirizzo ministeriale dell'8 marzo 2001, altrimenti detto "protocollo Guerrini" e al 1992 per i lavoratori con sentenza della causa civile di secondo grado iscritta al n.1653/06, protocollo 935/2011;
impegna il Governo:
ad assumere iniziative concrete affinché sia riconosciuta ai fini previdenziali l'esposizione all'amianto dei lavoratori entrati in contatto con suddetto materiale, garantendo congrue tutele previdenziali oltre il 1992.
(numerazione resoconto Senato G27.100)
(9/2111/26)
PAGLINI, BOTTICI, PUGLIA, CATALFO, GAETTI, GIROTTO, CAPPELLETTI, SERRA, BERTOROTTA