Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA
Atto a cui si riferisce:
C.9/02613-B/001 premesso che:
sono ormai trascorsi quarantacinque anni dalla istituzione delle regioni in Italia;
la storia del regionalismo italiano ha avuto un corso...
Atto Camera
Ordine del Giorno 9/02613-B/001presentato daMORASSUT Robertotesto diGiovedì 3 dicembre 2015, seduta n. 535
La Camera,
premesso che:
sono ormai trascorsi quarantacinque anni dalla istituzione delle regioni in Italia;
la storia del regionalismo italiano ha avuto un corso contraddittorio, certamente importante per la crescita e lo sviluppo del Paese, ma anche – a distanza di anni – portatore di distorsioni, se non di degenerazioni;
per un verso – infatti – le regioni nei primi quindici-venti anni di vita hanno contribuito a sostenere lo sviluppo economico e civile venendo incontro alle articolazioni delle diverse realtà e delle diverse tradizioni locali e superando progressivamente un centralismo statale non più in grado di guidare in modo equilibrato e diffuso la crescita del paese nelle diverse aree geografiche;
tuttavia non può negarsi – al tempo stesso – che negli ultimi quindici anni circa sono venute crescendo, nelle istituzioni regionali, forme di dispersione delle risorse pubbliche con sprechi di danaro e con fenomeni di inquinamento non sempre controllabili con gli attuali strumenti e sottratte all'autorità centrale dello Stato;
nonostante il grande sforzo di tanti amministratori regionali onesti è cresciuto un discredito delle regioni in quanto tali presso la pubblica opinione e che il numero delle attuali 20 appare sempre più un ostacolo ed un problema ad un efficace svolgimento delle loro funzioni;
si impone – pertanto – una nuova stagione del federalismo e del regionalismo per razionalizzare la spesa pubblica, ridurre il numero dei centri di costo e delle stazioni appaltanti agire in direzione della semplificazione e della trasparenza;
molti paesi europei hanno già iniziato fattivamente questo percorso riconoscendo al loro interno la necessità di aggiornare il quadro del federalismo e del regionalismo che è alla base del loro patto costituzionale: in particolare Francia e Germania;
molte proposte di legge sono state presentate in tal senso nei due rami del parlamento italiano ed è vivo un dibattito – che da esse scaturisce – in molte realtà territoriali,
impegna il Governo:
ad istituire entro la fine dell'anno 2015 – con specifico decreto – una Commissione qualificata di studio sul tema della riforma delle regioni, della riduzione del loro numero e revisione dei loro confini;
a presentare gli esiti di tale ricerca agli organi del Parlamento entro lo svolgimento del referendum approvativo della riforma del titolo V della Costituzione, al fine di affiancare alla istituzione del nuovo Senato delle Regioni un primo chiaro segnale della volontà di superare l'attuale assetto della suddivisione delle regioni italiane;
a valutare in questa sede la praticabilità di una soluzione che attribuisca alla Capitale d'Italia poteri di rango regionale trasformandola quindi in una «Regione Capitale», con confini da approfondire nello studio stesso, in sintonia con quanto già avviene per altre importanti capitali di paesi europei.
9/2613-B/1. Morassut.