• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/04903 SCILIPOTI ISGRO' - Al Ministro della salute - Premesso che: la legge n. 39 del 2002, recante "Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04903 presentata da DOMENICO SCILIPOTI ISGRO'
mercoledì 2 dicembre 2015, seduta n.546

SCILIPOTI ISGRO' - Al Ministro della salute - Premesso che:

la legge n. 39 del 2002, recante "Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2001", all'articolo 40, apporta modifiche al decreto legislativo n. 540 del 1992, in materia di etichettatura dei medicinali per uso umano, strumento fondamentale per la lotta alle truffe al Servizio sanitario nazionale, nonché per la battaglia contro i furti e le contraffazioni;

le operazioni di stampa del bollino devono essere effettuate in condizioni di massima sicurezza e in piena aderenza alle normative in materia di carte valori;

a quanto risulta all'interrogante gli operatori del settore segnalano: l'immissione in commercio di prodotti con codici errati, fatto che denuncia il mancato controllo degli standard qualitativi di produzione, all'interno dell'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, procura gravi problemi operativi; la possibilità di rimuovere, mediante semplice sfregamento, il codice progressivo in chiaro sulle confezioni, rilevato su tutte le confezioni in commercio, farebbe incorrere nel rischio di avere in commercio farmaci non identificabili o ingannevoli;

lo stesso Ministero della salute, nel rispondere all'interrogazione a risposta immediata in XII Commissione permanente (5-06880) della Camera dei deputati, il 5 novembre 2015, ha di fatto confermato che, in relazione a questa situazione, possono crearsi rilevanti problemi e ha espressamente dichiarato che "la disfunzione segnalata ha ricadute sulla rintracciabilità di confezioni fuoriuscite dal canale distributivo legale" e che "la dimensione del fenomeno è elemento discriminante per definire le eventuali azioni da intraprendere, non vi è dubbio infatti, che se il fenomeno riguarda poche confezioni avrà una portata diversa";

i difetti di stampa dei bollini farmaceutici riguarderebbero oltre 3 miliardi di pezzi a cui, senza provvedimenti immediati, si aggiungerebbero altri 250 milioni di pezzi al mese;

tali fattori producono la massiccia presenza sul mercato di prodotti che non tutelano le aziende e i consumatori (riciclaggio dei bollini per mercati illegali e prescrizioni di comodo per commettere truffe ai danni del Servizio sanitario nazionale);

il bollino, privato del codice progressivo, esclude la possibilità di effettuare controlli sulle prescrizioni a livello domiciliare, dopo la consegna della farmacia, o di individuare usi illegali degli stessi in caso di furti,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo, nell'ambito delle proprie competenze, non ritenga opportuno valutare il ritiro dal mercato dei prodotti muniti di bollini autoadesivi difettosi;

se abbia informato le industrie farmaceutiche e gli altri operatori addetti al servizio farmaceutico dei problemi indicati e quali iniziative siano state poste in essere per tutelare la salute del consumatore e per evitare eventuali truffe e frodi a danno del Servizio sanitario nazionale.

(4-04903)