• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00992 ARACRI - Al Ministro della salute - Premesso che: l'acufene, o tinnito, è un disturbo costituito da rumori che, sotto diversa forma (fischi, ronzii, fruscii, crepitii, soffi,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00992 presentata da FRANCESCO ARACRI
venerdì 11 ottobre 2013, seduta n.124

ARACRI - Al Ministro della salute - Premesso che:

l'acufene, o tinnito, è un disturbo costituito da rumori che, sotto diversa forma (fischi, ronzii, fruscii, crepitii, soffi, pulsazioni, eccetera), vengono percepiti in un orecchio, in entrambi o, in generale, nella testa, e che possono risultare fastidiosi al punto da influire sulla qualità della vita di chi ne soffre; si originano all'interno dell'apparato uditivo, ma alla loro prima comparsa vengono illusoriamente percepiti come suoni provenienti dall'ambiente esterno;

si tratta di una patologia che provoca uno stato invalidante dal punto di vista dell'assetto psicologico ed emozionale, del ritmo sonno-veglia e del livello di attenzione e concentrazione;

tale patologia in Italia colpisce il 10 per cento della popolazione;

la causa dell'acufene non è ancora del tutto chiara, sebbene alcuni fattori possono predisporre al rischio, come ad esempio l'ascolto di musica ad alto volume, l'esposizione a forti rumori ambientali, lo stress, possibili malattie neurologiche;

da uno studio condotto dai ricercatori del National institute for health research (NIHR) Nottingham hearing biomedical research unit, è emerso che le persone che soffrono di solitudine, preoccupate, anziane, soggetti a sbalzi di rumore solitamente sono quelle più colpite dal disturbo, e pertanto il trattamento deve essere adattato ai singoli tipi di personalità;

le conclusioni cui sono pervenuti i ricercatori sono il risultato dell'esame dei dati relativi a oltre 500.000 persone di età compresa tra i 40 e i 69 anni, dal quale è emerso che l'acufene aveva interessato circa il 16 per cento dei soggetti e colpiva con maggior frequenza i maschi,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga di adottare provvedimenti volti a prevedere il riconoscimento della patologia dell'acufene come malattia cronica e invalidante, ai sensi decreto ministeriale 28 maggio 1999, n. 329, inserendola nei livelli essenziali di assistenza;

se e quali iniziative intenda adottare per favorire lo studio e la ricerca scientifica relativi a tale patologia.

(4-00992)