• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/02158 in data 1o settembre 2013, circa 15 nuclei familiari hanno occupato uno stabile privato in via Episcopio a Benevento, disabitato da 20 anni e di proprietà di un'anziana signora di 85...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02158presentato daCOSTANTINO Celestetesto diLunedì 14 ottobre 2013, seduta n. 96

COSTANTINO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
in data 1o settembre 2013, circa 15 nuclei familiari hanno occupato uno stabile privato in via Episcopio a Benevento, disabitato da 20 anni e di proprietà di un'anziana signora di 85 anni;
la Caritas di Benevento è intervenuta sul caso, proponendo un intervento economico atto a riqualificare l'ex asilo per renderlo agibile e vivibile; la proposta è stata accettata dalle famiglie disagiate e si è provveduto all'accordo;
il quotidiano locale Ottopagine, in data 16 settembre 2013, ha riportato un episodio increscioso che ha visto coinvolti alcuni impiegati dell'ufficio «servizi sociali» del comune di Benevento che, in particolare, avrebbero minacciato di portar via i figli ad una famiglia occupante lo stabile privato di via Episcopio;
la famiglia – come documentato da un video registrato di nascosto dalla stessa – sarebbe stata minacciata da un'assistente sociale del comune di Benevento: una lunga conversazione tra la famiglia e la signora dei servizi sociali, otto minuti, nella quale in diversi momenti è stata accennata l'eventualità di portar via i bambini alla coppia: «Non potete stare in mezzo a quella gentaglia: se arriva uno sgombero, i bambini vi saranno tolti e affidati a una casa famiglia». Un lungo dibattito, con il filo conduttore, quasi unico, di una bambina, figlia di genitori senza lavoro, che non poteva stare «tra quella gentaglia». «Se non vi allontanate da quella casa io la bambina ve la allontano»; il concetto è stato anche riproposto: «Se non mi ascoltate io dovrò agire: se fanno lo sgombero per tutti i bambini che sono in Via Episcopio si avrà la stessa trafila». E ancora: «Sei una mamma irresponsabile tu, se ti metti in mezzo a quella gentaglia»;
un giornalista che ha ascoltato la registrazione della conversazione, ha riportato l'ultimo avvertimento dell'assistente sociale al padre del bambino: «Trovati un lavoro se non vuoi stare da tuo suocero, altrimenti io la bambina la metto in affidamento»; l'uomo, a questo punto, ha chiesto: «Mi sta minacciando ?», la risposta è stata: «Si, è una minaccia»;
in un periodo difficile di crisi e difficoltà economiche e sociali crescenti non è accettabile, ad avviso dell'interrogante, tale prassi d'intervento di assistenza sociale: esso genera paura, allontanamento e aggravamento delle problematiche del cittadino;
in un momento, quale quello attuale, il ruolo dell'assistente sociale è fondamentale e costituisce il biglietto da visita di un comune, il perno del buon funzionamento della macchina sociale; solidarietà, cooperazione, sensibilità, mutuo aiuto, ascolto e soluzione tempestiva dovrebbero, infatti, essere alla base della politica locale, nonché gli strumenti da utilizzare necessariamente dinanzi ad emergenze abitative, sociali e familiari;
la grave crisi economica che attraversa il nostro Paese costituisce un serio problema che andrebbe affrontato con politiche sociali mirate a livello locale, attraverso una rete di servizi comunali e di assistenza sociale solidali, sensibili e cooperativi che creino un connubio con le famiglie in difficoltà, evitando di farle sentire sole abbandonate ad un inesorabile e drammatico destino –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
se, nell'ambito delle proprie competenze, siano a conoscenza dell'avvio di indagini rispetto a quanto accaduto che non può non apparire estremamente grave soprattutto alla luce del delicato ruolo che gli assistenti sociali sono chiamati a svolgere a tutela delle famiglie. (4-02158)