• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.3/02422 MORGONI, FABBRI, AMATI, VERDUCCI - Al Ministro dell'interno - Premesso che a quanto risulta agli interroganti: il 25 ottobre 2014 alcune unità del personale dei Vigili del fuoco di...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02422 presentata da MARIO MORGONI
mercoledì 9 dicembre 2015, seduta n.550

MORGONI, FABBRI, AMATI, VERDUCCI - Al Ministro dell'interno - Premesso che a quanto risulta agli interroganti:

il 25 ottobre 2014 alcune unità del personale dei Vigili del fuoco di Macerata sono intervenute per estinguere un incendio di un capannone industriale con coperture in eternit;

le conseguenti analisi e visite mediche, volte a verificare l'eventuale esposizione all'amianto da parte del personale, hanno permesso di accertare che dei 6 vigili del fuoco intervenuti nell'occasione, 4 sono risultati positivi all'inalazione e quindi all'esposizione alle fibre di amianto;

il dubbio dei medici è che il dato riscontrato da sovraesposizione non sia ricollegabile all'ultimo intervento, ma che possa derivare anche da precedenti operazioni di soccorso, ovvero che, già in passato, gli stessi siano stati esposti ad altre contaminazioni nello svolgimento di diversi e precedenti interventi, tenuto anche conto del lungo periodo di incubazione (ventennale);

i sindacati CGIL CISL e UIL hanno richiesto al comando provinciale di Macerata di effettuare un ulteriore screening sul personale, che non intervenne nell'operazione di soccorso citata, al fine di poter acquisire un metro di paragone con il restante personale. Inoltre, la direzione regionale dei Vigili del fuoco delle Marche ha altresì chiesto al Ministero dell'interno, in data 18 settembre 2015, di autorizzare il suddetto screening diagnostico per almeno il dieci per cento del personale del comando di Macerata;

considerato che:

la legge 27 marzo 1992, n. 257, ha riconosciuto, anche sul piano normativo, la pericolosità dell'amianto, dettando norme per la cessazione dell'impiego dell'amianto e per il suo smaltimento controllato, nonché per la realizzazione di misure di decontaminazione e di bonifica delle aree interessate dall'inquinamento da amianto;

la medesima legge ha inoltre previsto la tutela sanitaria e previdenziale dei lavoratori ex esposti all'amianto, nonché misure per il risarcimento degli stessi e per il riconoscimento della qualifica di malattia professionale e del conseguente danno biologico;

l'articolo 47 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni, ha esteso i benefici previdenziali ai lavoratori esposti all'amianto in attività non soggette all'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali;

considerato inoltre che:

l'art. 38, secondo comma, della Costituzione prevede che "I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria",

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno verificare le cause di tale sovraesposizione all'amianto e quindi far disporre lo screening diagnostico sul personale del Comando dei Vigili del fuoco di Macerata;

se non intenda verificare che i presidi (DPI), ad oggi utilizzati dai Vigili del fuoco durante lo svolgimento delle loro funzioni, siano atti a tutelare gli stessi in caso di incendi di materiali tossici;

se non intenda sottoporre ad adeguate verifiche i luoghi di lavoro del personale, al fine di accertare se sussistano, o siano esistite, concause negli stessi ambienti di lavoro del comando dei Vigili del fuoco di Macerata.

(3-02422)