Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/04939 RICCHIUTI, LAI, RUTA, TOCCI, LO GIUDICE, PEGORER, ALBANO, PUPPATO - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che il decreto-legge n. 7 del 2007, convertito, con modificazioni, dalla...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-04939 presentata da LUCREZIA RICCHIUTI
mercoledì 9 dicembre 2015, seduta n.550
RICCHIUTI, LAI, RUTA, TOCCI, LO GIUDICE, PEGORER, ALBANO, PUPPATO - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che il decreto-legge n. 7 del 2007, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 40 del 2007, all'articolo 1, comma 3, stabilisce: "I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia (…) e di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell'operatore";
considerato che:
le condizioni generali di contratto per l'offerta "Fastweb" dichiarano la necessità di 30 giorni di preavviso per il recesso dai servizi offerti, elencano i costi di disattivazione in unità numeriche, a seconda del servizio utilizzato e per cui si è richiesta la cessazione. Lo stesso articolo specifica che: "la disattivazione dei Servizi da parte di FASTWEB avverrà entro 30 (trenta) giorni, fatti salvi eventuali giustificabili ritardi per motivi tecnici"; oltre a questi costi, ai consumatori vengono addebitati costi aggiuntivi, non esplicitamente citati dal contratto e ingiustificabili, tanto che gli operatori dei call center non sono in grado di spiegarli ai consumatori;
a parere degli interroganti è inaccettabile che le compagnie di telefonia continuino ad abusare di "giustificabili (o meglio dire ingiustificati) ritardi per motivi tecnici", mediante i quali queste hanno la facoltà di continuare a richiedere pagamenti di bollette fino a 90 giorni, dopo l'invio della raccomandata con il documento firmato di recesso,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere per tutelare ulteriormente i consumatori contro gli abusi delle compagnie di telefonia e per far rispettare la legge n. 40 del 2007.
(4-04939)