• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/00997 ZANETTIN - Ai Ministri dello sviluppo economico e delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che: secondo i dati diffusi nel 2012 da Eurostat, l'ufficio statistico...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00997 presentata da PIERANTONIO ZANETTIN
martedì 15 ottobre 2013, seduta n.125

ZANETTIN - Ai Ministri dello sviluppo economico e delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che:

secondo i dati diffusi nel 2012 da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, il beneficio reale per lavoratore in agricoltura nell'Unione europea a 27 è salito dell'1 per cento nel 2012 contro un aumento l'anno precedente dell'8 per cento. In Italia poi nel 2012, rispetto al 2011, la crescita è stata dello 0,3 per cento, incremento principalmente dovuto all'aumento del valore delle produzioni del settore agricolo dell'1,8 per cento, rispetto ad un incremento dei costi di produzione dell'1,6 per cento;

allo stesso tempo i dati divulgati dall'Istat per il 2011 mostrano che una produzione agricola in volume è risultata praticamente ferma rispetto all'anno precedente;

sempre l'Eurostat, effettuando un censimento, registra per l'Italia un significativo calo nel numero di aziende agricole, che sono passate da 1.679.440 nel 2007 a 1.620.880 nel 2010: sono dunque scomparse 58.560 aziende agricole;

tale situazione sarebbe causata soprattutto da un aumento dei costi intermedi di produzione; la seconda voce di spesa, dopo l'energia che aumenta dell'11.85 per cento, risulta essere quella dei fertilizzanti con un aumento del 6,6 per cento come riportato dall'ultimo rapporto sullo stato dell'agricoltura 2013, diffuso dall'Inea, l'Istituto nazionale di economia agraria, ente pubblico di ricerca sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;

l'incremento dei prezzi dei fertilizzanti incide notevolmente sui costi di produzione delle colture, in particolare dei cereali, che maggiormente necessitano di tale prodotto. L'incidenza sui costi di produzione dei fertilizzanti è un fattore negativo perché determina un'erosione dei margini di reddito aziendali, né è possibile per l'impresa agricola diminuire le dosi di prodotto, perché ciò comporterebbe una riduzione delle rese;

l'allarme è stato altresì ripreso da tutti i principali rappresentanti del settore che segnalano come "i fertilizzanti sono essenziali per aumentare la produttività delle colture, per mantenere la fertilità del suolo e, allo stesso tempo, migliorare le condizioni di vita rurali, proteggere gli habitat naturali e ridurre l'impatto ambientale in agricoltura";

fin dal 1987, l'Unione europea ha imposto dei dazi all'ingresso dei fertilizzanti provenienti da Paesi terzi, a causa del basso prezzo di vendita di questi prodotti;

quello attuale è un momento di crisi economica e il mondo agricolo si trova in una situazione di difficoltà,

si chiede di sapere se il Governo non ritenga necessario- nell'ambito delle procedure europee di riferimento, su cui il nostro Paese è chiamato ad esprimere un parere motivato, richiedere la sospensione delle tariffe alle importazioni di fertilizzanti da parte dei Paesi terzi per garantire agli agricoltori del nostro Paese un accesso più equo a tali prodotti, con la finalità di ottenere una più vasta scelta da parte degli operatori agricoli che possa conseguentemente portare ad una riduzione del prezzo dei fertilizzanti sul mercato, garantendo massimi standard di qualità ad oggi penalizzati.

(4-00997)