• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/04946 FRAVEZZI, ZELLER, BERGER, LAI, LANIECE, Fausto Guilherme LONGO, ORELLANA, PANIZZA - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e della salute - Premesso che: in...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04946 presentata da VITTORIO FRAVEZZI
giovedì 10 dicembre 2015, seduta n.551

FRAVEZZI, ZELLER, BERGER, LAI, LANIECE, Fausto Guilherme LONGO, ORELLANA, PANIZZA - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e della salute - Premesso che:

in agricoltura, contro gli insetti patogeni delle piante coltivate, in particolare contro i lepidotteri dell'uva (tignole) e contro la mosca dell'olivo, possono essere utilizzate metodologie rispettose dell'ambiente e della salute, quali l'utilizzo di trappole e di feromoni (cosiddetta confusione sessuale);

la direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 prevede che tutti gli utilizzatori professionali di fitofarmaci pesticidi e di biocidi siano in possesso di specifica autorizzazione per l'acquisto e l'utilizzo, rilasciata dai competenti organi;

a decorrere dal 26 novembre 2015, il certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari costituisce requisito obbligatorio per chiunque intenda acquistare e/o utilizzare i prodotti fitosanitari destinati a utilizzatori professionali;

attualmente, sono compresi nei fitofarmaci anche gli erogatori di diffusori utilizzati per la lotta alle tignole ed all'eulia dell'uva, della carpocapsa del melo e delle trappole per il controllo biologico della mosca dell'olivo;

considerato che

l'inclusione dei diffusori di feromoni e delle trappole nell'ampio gruppo dei fitofarmaci e pesticidi è impropria in quanto, come rilevato, tali metodologie sono rispettose dell'ambiente e della salute;

tale classificazione determina altresì carichi burocratici inaspettati e non necessari, soprattutto a scapito dei piccoli produttori, e non solo, che utilizzano questi metodi;

gli oneri burocratici connessi al rilascio dell'autorizzazione per l'acquisto e l'utilizzo dei diffusori di feromoni e delle trappole potrebbero indurre i piccoli agricoltori ad abbandonare le coltivazioni, con evidenti danni paesaggistici ed economici e diffusione degli organismi patogeni;

i dati resi noti in questi giorni dimostrano, soprattutto per il nostro Paese, il calo continuo e preoccupante di aziende agricole, soprattutto di quelle piccole e con forti radici territoriali;

considerato altresì che questi metodi di lotta biologica sono validissimi, se seguiti anche su larga scala, per cui dovrebbero essere incentivati,

si chiede di sapere se non sia il caso di distinguere la categoria di appartenenza dei diffusori di feromoni e delle trappole dai fitofarmaci soggetti ad autorizzazione e di valutare la possibilità dell'utilizzo di queste tecniche rispettose dell'ambiente senza imporre l'obbligo dell'autorizzazione prescritta dalla direttiva europea.

(4-04946)