• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00132 premesso che: l'attuale quadro normativo sulla regolamentazione dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico è riferibile alla legge n. 99 del 23...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00132presentato daVALLASCAS Andreatesto diMercoledì 16 ottobre 2013, seduta n. 98

La X Commissione,
premesso che:
l'attuale quadro normativo sulla regolamentazione dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico è riferibile alla legge n. 99 del 23 luglio 2009;
la suddetta legge in ottemperanza all'articolo 37 prevede l'insediamento del commissario e dei subcommissari, avvenuto il 15 settembre 2009, allorquando prese avvio l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA);
come previsto dal quarto comma dell'articolo suddetto, un apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e sentite le Commissioni parlamentari competenti, concluderà il processo di definizione e di organizzazione dell'Agenzia;
nelle more dell'emanazione di tale decreto ministeriale è stata imposta una struttura organizzativa commissariale ad avviso dei firmatari del presente atto assolutamente non idonea al conseguimento di alcuna configurazione strategica dell'ENEA e che a distanza ormai di 4 anni dall'emanazione del provvedimento definire transitoria appare eufemistico;
allo stato dell'arte l'ENEA svolge attività di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico anche in discipline che non sono di pertinenza della nascente Agenzia, avvalendosi di competenze ad ampio spettro e di avanzate infrastrutture impiantistiche e strumentali dislocate presso i nove centri di ricerca e cinque laboratori di ricerca e tali infrastrutture, oltre ad operare nell'ambito dei programmi dell'agenzia, sono a disposizione del mondo scientifico e imprenditoriale del Paese con una notevole potenzialità di impatto sulle dinamiche di sviluppo industriale;
la prolungata indeterminazione in cui versa l'ENEA sta incentivando sempre di più la fuga di cervelli verso Paesi sensibili al valore della ricerca;
da più parti arrivano segnali sulla volontà dell'attuale Governo di non pervenire alla definizione della Agenzia economica-energetica, mantenendo l'ENEA in un impasse ultradecennale che risente di una strategia energetica nazionale sempre in balia di interessi e correnti trasversali che stenta a recepire gli indirizzi determinati da un quadro energetico profondamente variato dal punto di vista dell'innovazione tecnologica in atto;
in alcuni dei centri di ricerca, come quello della Casaccia, la presenza della SOGIN spa, società di Stato incaricata della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, rende estremamente difficile l'operatività istituzionale di ricerca del centro stesso ed il rapporto con il territorio, verso l'apertura delle infrastrutture a giovani ricercatori e colleghi di altre istituzioni;
malgrado i proclami di facciata, l'attuale Governo a giudizio dei firmatari del presente atto ha continuato, allineandosi al passato, nel percorrere la strada del taglio delle risorse e nella mancata riorganizzazione del sistema complessivo della ricerca italiana,

impegna il Governo:

ad assumere le iniziative di competenza per:
a) la definitiva costituzione dell'ENEA come Agenzia economica-energetica, secondo la legge sopra citata, ponendo quindi fine al commissariamento pluriennale dando finalmente seguito ad un riordino basato sulla efficacia ed efficienza;
b) la definizione di una specifica missione dell'ENEA legata da una parte alla visione strategica sulle aree di ricerca scientifica rilevanti per l'attuazione della strategia energetica del Paese e dall'altra alla necessità che essa allacci i suoi rapporti con le realtà industriali che ad essa si rivolgono in un rapporto di interscambio tecnico-operativo;
c) il ricollocamento di tutte le attività di ricerca non-energetiche nei Ministeri di competenza, quali il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero della salute, salvaguardando così le eccellenze scientifiche e i programmi di ricerca non più attinenti alla missione dell'ENEA;
d) la ridefinizione delle prerogative dell'ENEA in rapporto all'operatività della società SOGIN spa per quanto attiene al sito della Casaccia e degli altri centri ENEA;
e) il riordino del quadro complessivo normativo in un'ottica di riorganizzazione del sistema della ricerca italiana e delle sue molteplici strutture operanti spesso in palese competizione tra loro nell'aggiudicarsi le scarse risorse a disposizione.
(7-00132) «Vallascas, Fantinati, Crippa, Da Villa, Della Valle, Mucci, Petraroli, Prodani».