• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03444-A/272    premesso che:     gli enti locali della regione Siciliana da oltre venticinque anni fronteggiano l'annosa questione di oltre 18000 lavoratori dipendenti a tempo determinato...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03444-A/272presentato daBOSCO Antoninotesto diSabato 19 dicembre 2015, seduta n. 540

   La Camera,
   premesso che:
    gli enti locali della regione Siciliana da oltre venticinque anni fronteggiano l'annosa questione di oltre 18000 lavoratori dipendenti a tempo determinato che non hanno mai ottenuto alcuna forma di stabilizzazione presso gli enti nei quali prestavano servizio;
   considerato che:
    questi lavoratori hanno tutti vinto, senza distinzione alcuna, procedure selettive ad evidenza pubblica o previste da specifiche norme di legge, per operare nelle categorie e profili professionali messi a bando;
    la continuità dei rapporti di lavoro prorogati nel tempo hanno consentito agli enti di appartenenza l'acquisizione di professionalità e competenze che oggi risultano fondamentali per la sopravvivenza e la funzionalità degli enti stessi;
    la disponibilità di figure professionali con contratti di lavoro flessibili hanno consentito negli anni agli enti locali quel ricambio generazionale che ha consentito di sopperire alle cessazioni di personale, avvenute costantemente negli anni, a partire dal 1989, nella vigenza del blocco del turnover;
    inoltre, la proroga continua dei loro contratti ha consentito economie di spesa per le pubbliche amministrazioni che, al contrario, sarebbero state costrette ad esternalizzare alcune competenze con aggravi ulteriori per i bilanci già ridotti degli stessi;
    il comma 6-bis dell'articolo 6 del decreto-legge n. 192 del 2014 (Milleproroghe) aveva disposto la proroga secca di tutti i contratti sopra illustrati fino al 31 dicembre 2015; il comma 6-ter peraltro prevedeva l'attivazione di un tavolo di confronto tra le amministrazioni interessate, gli enti locali e le organizzazioni dei lavoratori per individuare soluzioni normative o amministrative ai problemi occupazionali connessi ai rapporti convenzionali;
    nel rispetto dei vincoli del Patto di stabilità interno per gli enti locali, sarebbe auspicabile una progressiva ma costante stabilizzazione di questi precari storici che ormai costituiscono risorse essenziali per lo svolgimento delle funzioni degli enti territoriali;
    la modifica al comma 116 introdotta in sede di esame presso la commissione bilancio al dispone la proroga fino al 31 dicembre 2016 (in luogo del 31 dicembre 2015) dei contratti a tempo determinato degli enti territoriali delle regioni a statuto speciale, nei limiti già previsti dal comma 9-bis dell'articolo 4 del decreto-legge n. 101 del 2013, che prevede, ai fini della programmazione triennale del fabbisogno di personale riferita al quadriennio 2013-2016, l'obbligo, per le regioni a statuto speciale e per altri specifici enti territoriali, di calcolare il complesso delle spese per il personale al netto dell'eventuale contributo erogato dalle regioni;
    così come concepita la norma esclude la proroga dei rapporti di lavoro nei comuni in stato di dissesto o predissesto; di fatto circa 7.000 lavoratori sono esclusi dalla proroga del beneficio,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare, in sede di redazione del decreto-legge contenente le proroghe dei termini previsti d disposizioni legislative, di estendere la proroga alla prosecuzione dei rapporti di lavoro descritti in premessa a tutti gli enti locali della regione Siciliana.
9/3444-A/272. Bosco, Garofalo, Minardo, Misuraca, Pagano.