• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/07281    l'ancora difficile diagnosi relativa alla celiachia e la malattia stessa, che è una patologia sistemica e complessa, costituiscono le linee di azione dell'Associazione italiana celiachia,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07281presentato daBRIGNONE Beatricetesto diMartedì 22 dicembre 2015, seduta n. 542

   BRIGNONE e CIVATI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   l'ancora difficile diagnosi relativa alla celiachia e la malattia stessa, che è una patologia sistemica e complessa, costituiscono le linee di azione dell'Associazione italiana celiachia, che ha già prodotto alcuni importanti risultati: nel 2015 il board scientifico dell'Associazione italiana celiachia ha lavorato al «Progetto Donna», tradotto in una semplice e breve guida, per aiutare le donne a riconoscere la celiachia anche alla presenza di sintomi non classici;
   nella scorsa estate è stato diffuso in Gazzetta Ufficiale il nuovo «Protocollo per la diagnosi e il follow up della celiachia», rivisto per volontà del Ministero della salute, frutto di un'importante revisione proposta dallo stesso board;
   grazie all'impegno di istituzioni, medici e volontari, si è dato modo all'Associazione italiana celiachia di raggiungere un traguardo nella diagnosi della celiachia volto a migliorare il quadro attuale di prevenzione, monitoraggio della malattia;
   sono circa 170.000 le persone che compongono la parte emersa dell’iceberg e che grazie alla diagnosi hanno potuto accedere con sicurezza all'unica cura a oggi conosciuta, la dieta senza glutine, se pur con le difficoltà sociali che ancora oggi i soggetti celiaci vivono nel nostro Paese;
   vi sono tuttavia indicativamente oltre 400.000 pazienti ancora non diagnosticati, che non sanno di essere celiaci e che oltre a non condurre una vita normale influiscono sui costi collettivi sanitari: infatti, in Italia le diagnosi sono solo il 25 per cento di quelle attese e in media occorrono ancora 6 anni per sapere di essere celiaci;
   allo scopo di contenere le gravi complicanze della celiachia non trattata e ridurre così progressivamente gli elevati costi sociali della celiachia non diagnosticata che paradossalmente si sommano a quelli derivati dalle troppe diagnosi errate, occorre riflettere sulla sostenibilità del sistema «Italia celiachia» per i pazienti oggi in cura ma anche per tutte quelle persone a oggi non diagnosticate –:
   se il Ministro interrogato non ritenga urgente assumere iniziative per migliorare la performance diagnostica per consentire ai pazienti non noti di emergere attraverso diagnosi precoci, maggiore informazione e ricerca e, nell'eventualità positiva, quali politiche di sensibilizzazione e di diagnosi precoce intenda mettere in atto. (5-07281)