• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/02253 il recente disegno di legge in materia di riforma dell'assetto territoriale dello Stato prevede che la città metropolitana di Roma prenderà vita a partire dal 1° gennaio 2014 e, dopo essersi...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02253presentato daGREGORI Monicatesto diMercoledì 23 ottobre 2013, seduta n. 103

GREGORI, TIDEI, FERRO, CARELLA e MARCO DI STEFANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie . — Per sapere – premesso che:
il recente disegno di legge in materia di riforma dell'assetto territoriale dello Stato prevede che la città metropolitana di Roma prenderà vita a partire dal 1° gennaio 2014 e, dopo essersi dotata di uno statuto, a partire dal luglio 2014 diventerà pienamente operativa andando a sostituire definitivamente la provincia;
la nuova città metropolitana andrà quindi ad assorbire le funzioni della provincia, subentrandovi come ente di secondo grado, venendole assegnate funzioni di programmazione e pianificazione dello sviluppo strategico, coordinamento, promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione. Da notare, inoltre, che alla città metropolitana saranno trasferiti patrimonio, risorse e personale della provincia;
il consiglio del nuovo ente sarà così costituito dai sindaci dei comuni con più di 15 mila abitanti e dai presidenti delle unioni dei comuni di 10 mila abitanti che si esprimono con voto ponderato. Resteranno in piedi quindi solo la regione e gli altri comuni del Lazio come enti di primo livello, mentre al secondo livello resteranno le città metropolitane e le unioni di comuni;
come denunciato da più parti, da dicembre 2012 la provincia di Roma risulta sottoposta a commissariamento da parte dello Stato e le funzioni del presidente sono state assorbite dall'autorità prefettizia;
se, in un primo momento, il commissariamento risultava funzionale a gestire l'immediata situazione d’impasse venutasi a creare con la caduta della giunta della regione Lazio, esso si è ormai protratto per quasi un anno, fossilizzando la situazione emergenziale ed impedendo un pieno ed efficace delle attività necessarie a gestire;
l'eliminazione della provincia di Roma, negli anni ente di prossimità fondamentale per i comuni della zona, ha, infatti, determinato la fine di un istituzione senza, però, che fossero chiari gli obiettivi e le finalità dell'assetto che avrebbe dovuto sostituirlo e che ancora è ben lontano dal vedere la luce. Si tratta di una situazione di vera e propria democrazia sospesa;
occorre al più presto ripristinare una situazione di legalità e democrazia portando a termine il commissariamento e avviando il percorso di riforma dell'assetto territoriale dell'area. I comuni della provincia non possono più aspettare, trovandosi ad esercitare funzioni nell'interesse pubblico senza poter fare riferimento ad un coordinamento politico-istituzionale del territorio e a ruoli specifici –:
se, i Ministri interrogati, intendano mettere in atto tutte le misure di loro competenza per porre fine allo stato commissariale della provincia di Roma, accelerando la nascita della città metropolitana;
se, altresì, s'intenda fare chiarezza, anche attraverso iniziative istituzionali o atti di natura normativa o regolamentare, circa la disciplina statutaria della nuova città metropolitana, precisando la funzionalità degli organi decisionali, la loro esatta natura giuridica e rappresentatività e i poteri e le funzioni ad essi affidati.
(4-02253)