• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11593    almeno il dieci/quindici per cento della popolazione italiana è colpita da fenomeni allergici e soffre di questo fastidiosissimo disturbo che può interessare persone a qualsiasi età e...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11593presentato daGRIMOLDI Paolotesto diMartedì 12 gennaio 2016, seduta n. 545

   GRIMOLDI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   almeno il dieci/quindici per cento della popolazione italiana è colpita da fenomeni allergici e soffre di questo fastidiosissimo disturbo che può interessare persone a qualsiasi età e senza differenze di sesso. Normalmente il fenomeno «allergia» fa parlare di se con l'arrivo della primavera che segna si l'inizio di un nuovo ciclo annuale, ma, non per tutti, questo momento è vissuto con gioia; infatti per qualcuno la nuova stagione rappresenta il ritorno puntuale dei pollini che provocano fastidiosi e spesso invalidanti problemi soprattutto all'apparato respiratorio;
   non ci sono solo i pollini a complicare la vita di migliaia di cittadini: polveri, acari, agenti atmosferici, inquinamento ambientale, sostanze chimiche e prodotti cosmetici inadeguati, fanno ugualmente sentire il loro peso;
   l'allergia è una reazione di difesa eccessiva del sistema immunitario di fronte a sostanze considerate erroneamente nocive;
   a tutt'oggi non è possibile chiarire con assoluta precisione le cause di questo «errore» del sistema immunitario. I medici fanno sapere che non è uguale per tutti il tempo di allergizzazione (tempo che trascorre tra il primo contatto con la sostanza e lo «scatenamento» dei sintomi) ed è altrettanto noto che vi sia una percentuale di ereditarietà; il 30 per cento dei bambini che hanno un genitore che soffre di allergia possono sviluppare fenomeni allergici dello stesso tipo anche quando sono in età adulta;
   per curare le forme più gravi su indicazione del medico di famiglia e/o specialista è necessario sottoporsi a test allergologici per stabilire la causa e la natura dell'allergia, dopodiché si potrà ricorrere, su prescrizione medica, a vaccini e altre terapie desensibilizzanti (antistaminici, cortisonici e altro) che allevieranno solo i sintomi poiché non esiste una cura definitiva per le allergie –:
   se il Ministro sia a conoscenza della situazione e se non intenda assumere iniziative per la predisposizione di una classificazione delle patologie allergiche a cui destinare fondi per il rimborso dei costi dei medicinali prescritti per le cure, essendo gli stessi indispensabili per alleviare sofferenze anche croniche. (4-11593)